Inutili i soccorsi

Valanga sulle montagne del Sestriere, morto l’alpinista "Cala" Cimenti insieme ad un amico

Il distacco di neve è avvenuto al confine tra i comuni di Cesana e Sauze di Cesana.

Valanga sulle montagne del Sestriere, morto l’alpinista "Cala" Cimenti insieme ad un amico
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Valanga al Sestriere, due sci alpinisti non fanno rientro: l'eliambulanza del 118 si sta apprestando a portare in quota le prime squadre per una ricognizione sulla valanga.

Valanga al Sestriere

I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese sono stati allertati dai Carabinieri di Sestriere (To) per il mancato rientro di due scialpinisti. Da una prima ricognizione effettuata da valle con il binocolo è stato notato un evidente distacco valanghivo nella zona della Cima del Bosco e del Col Chalvet, al confine tra i comuni di Cesana e Sauze di Cesana.

Muore "Cala" Chimenti

A perdere la vita sotto l'ampio distacco di neve sono stati Carlo Alberto Cimenti, detto "Cala", e il compagno Patrick Negro, di Pragelato. Cimenti era un alpinista esperto e avrebbe compiuto 46 anni il prossimo 14 febbraio. L’allarme è scattato nel tardo pomeriggio di oggi, quando i due scialpinisti non sono rientrati. Le speranze di ritrovarli in vita sono cessate quando il segnale di uno degli sciatori è stato localizzato in profondità sotto la valanga.

Il recupero delle salme

In corso il recupero delle salme dei due scialpinisti. Sul posto è stata inviata l'eliambulanza 118 con a bordo il tecnico e l'unità cinofila da valanga del Soccorso Alpino che sono stati verricellati nel punto del distacco e in breve hanno individuato il segnale dell'Artva (Apparecchio per la Ricerca del Travolto da Valanga) che i due scialpinisti indossavano. Nel frattempo l'eliambulanza è riuscita a compiere 2 rotazioni trasportando a monte due squadre miste del Soccorso Alpino civile e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, prima di tornare in base per l'arrivo del buio.

Con l'uso delle sonde, i corpi dei due scialpinisti sono stati individuati sotto oltre 2 metri di neve, alla base di una valanga che è scesa a valle per per circa 200 metri lungo un canale. Dopo un impegnativo lavoro di scavo, le salme sono state disseppellite e caricate sul toboga per il trasporto a valle a cui ha partecipato una squadra di tecnici sopraggiunti a piedi con gli sci e le pelli di foca.

L'incidente in Pakistan

Cala era scampato alla morte nel luglio del 2019 sul Gasherbrun VII, in Pakistan, quando il suo compagno, Francesco Cassardo, 30 anni, medico di Rivoli, che lavora all’ospedale di Pinerolo, era rimasto gravemente ferito.

Cala, era uno degli alpinisti professionisti più conosciuti al mondo. Da sempre si occupava di freeride per il comprensorio di Prali.

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