Protesta studenti in piazza Castello a Torino contro la DAD
I nostri ragazzi dimostrano grande senso di responsabilità, seduti per terra sfidano il freddo: "Vogliamo tornare in classe".
Studenti che vogliono tornare in classe. Didattica a distanza, no grazie: meglio imparare in presenza! E' chiaro il messaggio che i nostri ragazzi, in più di un'occasione, ci fanno pervenire. Anche mettendosi in gioco sopportando freddo e disagi per dimostrarlo. Studenti in sit in contro la didattica a distanza, dunque.
Vogliamo tornare a scuola!
Di Vittorio Savoia
Ritorno alla didattica in presenza e maggiori garanzie per il ritorno a scuola in totale sicurezza. E' quello che chiedono gli studenti torinesi che nella mattinata di oggi, giovedì 26 novembre 2020, si sono ritrovati in piazza Castello ai piedi del Palazzo della Regione Piemonte. Chi seduto a terra su coperte, chi con tanto di thermos e sedia da campeggio, tutti hanno tenuto tra le mani libri e quaderni, insieme a computer, tablet e cellulari, divenuti ormai strumenti indispensabili per seguire le lezioni organizzate secondo la Didattica a Distanza.
"Rispetto per noi studenti"
"Siamo qui per chiedere alle istituzioni il rispetto per noi studenti e per il mondo della scuola in generale. Si parla di un ritorno a scuola, ma noi vogliamo garanzie e sicurezze. Hanno avuto moltissimo tempo per riorganizzare le lezioni e, in particolare, per mettere in sicurezza il sistema dei trasporti, e invece nulla è stato fatto. Così ci ritroviamo costretti a un sistema di insegnamento che oltre a non essere in presenza, come riteniamo giusto debba essere, costringe tutti gli studenti a sacrifici".
Tra gli studenti scesi in sit in contro la didattica a distanza, inoltre, come già accaduto in precedenti occasioni, c'erano anche alcuni insegnanti (non tutti purtroppo) che continuano a sostenere la protesta dei ragazzi.
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