Spacciatore africano "sputa" la droga e la dà all'acquirente
Lo stratagemma per nascondere la cocaina: rigurgitava le palline incellophanate nelle mani dei compratori. Tre arresti.
Spacciatore "sputa" la droga nelle mani del compratore. Chi consumerebbe qualcosa, qualsiasi cosa, che uno sconosciuto si è tenuto in bocca? Chi non proverebbe ribrezzo nell'accettare la pallina di cellophane che viene passata, ancora inzuppata di saliva? Già in tempi normali un minimo di problema igienico ci sarebbe. Figuriamoci con il Covid che galoppa! Altro che droplet e mascherine...
Sputa la droga per l'acquirente
Eppure è proprio questo il modus operandi che uno spacciatore africano (di nazionalità senegalese per la precisione) metteva in atto per vendere cocaina. Nascondeva la "pallina" in bocca e la rigurgitava nelle mani del compratore, in cambio dei soldi. Che schifo, verrebbe da dire! Ma la dipendenza da droghe pesanti non conosce remore e purtroppo accade anche questo. Se ne sono accorti, però, gli agenti in motocicletta della Questura, che stavano perlustrando la zona fra via Ormea e via Tiziano, spesso luogo di scambi fra pusher e acquirenti vari. Complice la conformazione dei luoghi, infatti, non è raro che i venditori tengano le dosi nei giardini interni alla struttura, mentre dei complici fanno da palo nell’eventuale arrivo delle Forze dell’Ordine. Quando tutto appare tranquillo avvengono poi le cessioni.
Beccati in flagrante dagli agenti
In particolare stavolta il cittadino senegalese faceva la spola fra il parchetto ed alcune auto parcheggiate lì nei pressi. I poliziotti l'hanno visto chiaramente prendere accordi con un tossicodipendente italiano, al quale passava una dose rivelatasi essere poi cocaina, celata nel cavo orale appunto, in scambio di 40 euro. Nelle operazioni, il pusher veniva visibilmente coadiuvato da altri due stranieri. I poliziotti sono intervenuti rapidamente e, nonostante la forte resistenza opposta, sono riusciti a fermarli. Uno di essi, proveniente dal Mali, era di fatto maggiorenne nonostante dicesse di avere appena 16 anni, ed ha gettato via durante la fuga 10 ovuli di cocaina. Uno dei complici era già stato arrestato ben dieci volte per spaccio, mentre un altro (proveniente dal Gabon) risultava irregolare in Italia. Per tutti sono scattate le manette con l'accusa di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale.
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