Polemiche

Salvini non appoggia Marrone sulla pillola abortiva in Piemonte: "Decidano le donne"

Il leader dela Carroccio si è espresso durante la tappa a Venaria sulla questione che aveva visto scendere in campo anche la sindaca Appendino.

Salvini non appoggia Marrone sulla pillola abortiva in Piemonte: "Decidano le donne"
Pubblicato:
Aggiornato:

Nuovo capitolo nella querelle che vede protagonista la somministrazione della pillola abortiva in Piemonte. Tutto nasce dal guanto di sfida lanciato al Governo da parte della Giunta Cirio, intenzionata a revocare la possibilità di fruire della Ru486 tramite consultori e day hospital – rendendo il ricovero obbligatorio. Dopo l'ira della sindaca Chiara Appendino: “Sull’aborto il diritto di scelta non si tocca”; anche il leader del Carroccio Matteo Salvini ha espresso un pensiero che pare essere molto lontano dal progetto accarezzato dalla Giunta piemontese di centrodestra.

Salvini sulla pillola abortiva in Piemonte

Durante la sua tappa a Venaria, il leader nazionale della Lega - interrogato sulla questione relativa alla pillola abortiva in Piemonte - ha dichiarato: "Non ho seguito la vicenda ma lasciamo che siano le donne a scegliere della loro vita e del loro futuro".

La proposta di Marrone sulla pillola abortiva

Maurizio Marrone – esponente di Fratelli d’Italia nella giunta regionale presieduta da Alberto Cirio – ha levato gli scudi contro la direzione intrapresa dal ministero della Salute che il 12 agosto 2020 ha emanato una circolare di aggiornamento delle “Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine”. Le nuove Linee di indirizzo, che aggiornano quelle del 24 giugno 2010, sono passate al vaglio del Consiglio Superiore di Sanità (Css) che il 4 agosto scorso ha espresso parere favorevole al ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico con le seguenti modalità:

  • fino a 63 giorni pari a 9 settimane compiute di età gestazionale;
  • presso strutture ambulatoriali pubbliche adeguatamente attrezzate, funzionalmente collegate all’ospedale ed autorizzate dalla Regione, nonché consultori, oppure day hospital.

L’onorevole Marrone ha contestato queste nuove linee guida chiedendo che il farmaco non sia somministrato nei consultori e che il day hospital sia consentito solo nel periodo di emergenza Covid.

Cautela di Cirio

Cautela al momento da parte del presidente Cirio che intende discutere la proposta in maggioranza ed approfondire il tema. Frenata anche dall'assessore della Sanità.

In merito alle polemiche sull’utilizzo della pillola abortiva Ru486 in Day hospital, la Sanità del Piemonte non ha preso, al momento, alcuna decisione. L’assessore regionale agli Affari legali sta verificando con l’Avvocatura regionale eventuali profili di illegittimità del provvedimento del Ministero della Salute rispetto alle disposizioni della Legge 194, in quanto sarebbero emerse delle criticità. L’argomento non è ancora approdato al tavolo della Giunta regionale, né è stato oggetto di valutazioni etiche da parte dell’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, che attende di conoscere il quadro completo degli approfondimenti legali in corso.

Ira della Appendino contro la Giunta Cirio: “Sull’aborto il diritto di scelta non si tocca”

Seguici sui nostri canali