La famiglia sotto accusa

Viviana Parisi aveva già tentato il suicidio a giugno: perché le è stata lasciata tanta libertà di movimento?

Possibile che nessuno del clan di parenti del marito Daniele Mondello si sia reso conto della situazione di potenziale rischio?

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Dal certificato medico secondo cui Viviana Parisi era soggetta a paranoie fino alla rivelazione secondo cui nel mese di giugno la dj torinese aveva già tentato il suicidio, beh... passa un abisso. E cambia tutto. A questo punto la domanda è solo una e porta inevitabilmente alla famiglia: perché alla mamma 43enne è stata lasciata tanta libertà di movimento?


Viviana Parisi aveva già tentato il suicidio a giugno

Possibile che nessuno del clan di parenti del marito Daniele Mondello si sia reso conto della situazione di potenziale rischio? Eppure - noi lo veniamo a sapere solo ora, ma i parenti no - le avvisaglie c'erano tutte riguardo a una polveriera emotiva che probabilmente non s'è fatto abbastanza per proteggere.

Perché quando certificato il 17 marzo 2020 dall’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, era stato ribadito anche a fine giugno dopo il tentativo di suicidio. La dj torinese soffriva di paranoia, il documento parla di un “crollo mentale in seguito a una crisi mistica”.

Lasciata troppa libertà di movimento: perché?

L'ultimo post su Facebook di Daniele Mondello:

E ora appare ancora più scomposta l'uscita di ieri del marito Daniele Mondello, che ha criticato i metodi adottati dalle squadre di ricerca: il problema non è quanto tempo ci abbiano messo per ritrovare i corpi, il punto è che il piccolo Gioele e sua madre non sarebbero dovuti arrivare fin lì.

Nessuno può dire con certezza quale fosse il piano originario della dj, se davvero volesse raggiungere la "Piramide della luce", e dove pensasse di farla finita insieme al figlio, magari gettandosi da un viadotto. Ma l'incidente ha evidentemente cambiato le carte in tavola. Qualche elemento si spera lo fornirà l'autopsia sui resti del piccolo Gioele: un'ipotesi è che la donna abbia strangolato il bimbo e ne abbia poi nascosto il corpo sotto uno strato di vegetazione, per poi vagare sconvolta fino a trovare il traliccio dal quale gettarsi.  L'avvocato e cugino del padre, Claudio Mondello, ipotizza invece che il piccolo sia sfuggito per un attimo alla madre e che poi sia rimasto vittima delle insidie del bosco: Viviana non trovandolo, avrebbe scalato il traliccio per poter osservare meglio la zona e sarebbe scivolata.

Quel che è certo è che la Procura di Patti indagherà a fondo anche nella cerchia famigliare per capire come mai Viviana, nonostante le premesse sanitarie sul suo stato di salute, avesse così tanta libertà nel gestire la sua vita e quella del figlio. Gli inquirenti nei prossimi giorni sentiranno pure i servizi sociali.

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