Ira di FdI

Torino promuove la parità di genere: formazione per maestri di nidi e comunali contro ogni stereotipo

Si dovrà sensibilizzare e promuovere la cultura della parità di genere, andando anche a decostruire stereotipi sessisti.

Torino promuove la parità di genere: formazione per maestri di nidi e comunali contro ogni stereotipo
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Torino città sempre più arcobaleno: i maestri di scuole materne e nidi comunali andranno a "lezione di genere" per promuovere la parità e combattere ogni stereotipo.

A Torino lezioni di gender

Una mozione approvata lunedì 2 novembre dal Consiglio Comunale di Torino impegna la sindaca Appendino e la Giunta a individuare una formazione continua e di qualità sui temi relativi la pedagogia di genere per tutti coloro che opereranno a stretto contatto con i bambini e le bambine tra 0 e 6 anni della città. La mozione sottolinea che si dovrà sensibilizzare e promuovere la cultura della parità di genere, andando anche a decostruire stereotipi sessisti. Importante sarà infine utilizzare un linguaggio inclusivo e non discriminante.

Ira di Fratelli d'Italia

Pronta la reazione della Destra, a partire dalla deputata di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli che ha dichiarato all'Ansa:

"In piena pandemia la città di Torino si preoccupa di mandare insegnanti di nidi e materne a scuola di gender anzichè occuparsi di una città che sta in ginocchio. La legge Zan non è ancora approvata e già i grillini si portano avanti sacrificando i minori davanti all'altare della ideologia arcobaleno".

Anche sulla propria pagina Facebook la Montaruli commenta:

"Torino zona rossa e i pentastellati pensano al gender in nidi e materne! Con Maurizio Marrone diciamo no!".

Marrone e le nuove regole per l'aborto farmacologico in Piemonte

Maurizio Marrone, assessore regionale agli Affari Legali fra le fila di Fratelli d'Italia, è stato protagonista poco tempo fa di un'altra battaglia del partito, sempre relativa sfera famigliare. E' partita proprio da lui la proposta di fermare la somministrazione della pillola abortiva Ru486 nei consultori e anche lo stop alla sua distribuzione in day hospital alla fine dell’emergenza Covid, in contrasto con le linee guida nazionali. Fra feroci polemiche e disappunto di opposizioni, movimenti a tutela della donne e sindacati (anche la sindaca Appendino aveva tuonato) e soddisfazione dei movimenti pro vita, la proposta di Marrone è stata accolta diventando esecutiva in tutto il Piemonte.

Difendere il ruolo di informazione, approfondimento e assistenza dei consultori, riconosciuto dalla legge 194, rispetto al tentativo di Speranza di trasformarli in luoghi di esecuzione dell’aborto, insieme alla decisione di consentire sportelli informativi del volontariato pro vita negli ospedali, è una vittoria non tanto e non solo di Fratelli d’Italia, ma della libertà di scelta della donna, perché una vera scelta è tra due possibilità.

aveva commentato.

Sindaca Appendino: “Importante garantire welfare, il Governo sia puntuale con i ristori”

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