Strage Mottarone: l'audio della prima telefonata del 118 ai Carabinieri
"Che casino.. che casino!" Le prime parole del 118 ai carabinieri di Verbania.
“È caduta una cabina della funivia a Stresa, si è schiantata in cima al Mottarone, che casino…che casino!”. Sono queste, come riporta Prima Novara, le prime parole che un'operatrice del 118 ha riferito ai carabinieri di Verbania.
L'audio dei soccorritori
La cabina numero 3 della funivia Stresa-Mottarone è precipitata da pochi instanti. I soccorsi vengono inviati subito sul posto ma regna il caos dovuto a una tragedia tanto inaspettata quanto incredibile.
“Al momento so che è caduta la cabina di una funivia ma non so dove”, riferisce un militare a un collega.
“Pare che la cabina sia caduta in mezzo al bosco e non sia neanche raggiungibile da un mezzo via terra, all’interno c’erano almeno sei persone non sappiamo le condizioni sicuramente sono gravissime”, le ultime parole dell'operatrice del 118 non ancora a conoscenza che a bordo c'erano 15 persone e solo il piccolo Eitan è sopravvissuto al disastro.
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Le indagini
Sul fronte delle indagini è degli ultimi giorni un "colpo di scena" che ha fatto molto discutere: è cambiato infatti il Gip titolare del fascicolo sul disastro del Mottarone. Il procedimento avrebbe dovuto essere in carico al gip Elena Ceriotti che però era esonerata in quanto il suo ufficio doveva smaltire diverse pratiche arretrate. L’incarico era stato assunto dalla presidente dell’ufficio Gip Donatella Banci Buonamici. Ed era stata Buonamici a decidere per la scarcerazione di Luigi Nerini (già indagato per altri due incidenti su Alpyland), proprietario della funivia, e Enrico Perocchio, direttore dell’impianto. Il terzo indagato invece, Gabriele Tadini, era finito ai domiciliari.
Ora il presidente del tribunale di Verbania Luigi Maria Montefusco ha deciso di riassegnare il procedimento al Gip Elena Ceriotti.
La Procura della Repubblica di Verbania ha così chiesto al Tribunale del riesame l’annullamento del provvedimento di scarcerazione degli imputati.