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Strage di Rivarolo, la figlia dei vicini di casa uccisi da Tarabella: "I miei genitori non sospettavano nulla"

E' probabile che il pensionato di 85 anni, nella prossima udienza del 18 luglio, sia presente in tribunale per raccontare la sua verità

Strage di Rivarolo, la figlia dei vicini di casa uccisi da Tarabella: "I miei genitori non sospettavano nulla"
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Un risentimento covato a lungo, ma mai manifestato ha spinto Renzo Tarabella a uccidere i vicini di casa, la moglie e il figlio disabile 51enne. E' quanto emerso ieri mattina in Corte d'Assise a Ivrea. A spiegare la dinamica, alcuni elementi tangibili della strage come i 7 proiettili esplosi nell'appartamento di corso Italia a Rivarolo e  l'arma del delitto.

 

I fatti

Nella mattinata del 10 aprile 2021 Tarabella, uccide sua moglie, Maria Grazia Valovatto e suo figlio disabile, Wilson, mentre stavano dormendo . Secondo la ricostruzione Wilson è ucciso per primo, con un colpo sparato al capo a bruciapelo, poi tocca alla moglie uccisa con un colpo esploso a circa un metro di distanza, sempre alla testa.  

Parecchie ore dopo, in serata, Osvaldo Dighera viene chiamato con una scusa e freddato appena dopo l'ingresso nell'appartamento di Tarabella, la stessa sorte di Liliana che stava cercando il marito, non sentendolo da qualche ora.

 

L'arma del delitto: una semiautomatica calibro 21 detenuta regolarmente

Dopo la mattanza, Tarabella cerca di togliersi la vita sparandosi in bocca, sopravvivendo.

Il motivo della mattanza viene spiegato in un biglietto scritto a biro dall'uomo: "Se la sono meritata". 

I rilievi in corso nel condominio di Corso Italia

La testimonianza della figlia della coppia

A fare ulteriore chiarezza sul movente, ieri è stata sentita la figlia della coppia uccisa, Francesca Dighera, che ha confermato che prima della strage non vi fossero state avvisaglie di alcun tipo:

I miei genitori non hanno mai riferito di avere alcun tipo di preoccupazione riguardo ai rapporti con il vicino di casa

Le dinamiche però tra le due famiglie erano cambiate: Osvaldo Dighera che in passato aveva aiutato i Tarabella occupandosi attivamente del figlio disabile, portandolo in giro a fare delle passeggiate, era diventato nonno e da qualche tempo era meno disponibile.

Sarebbe quindi, l'invidia e il sentimento di abbandono, il movente che ha spinto Tarabella a uccidere i vicini.

 

Liliana Heidempergher (70 anni), la figlia Francesca e Osvaldo Dighera (74)

L'accusa per lui è di omicidio plurimo volontario e premeditato, un'impostazione che la sua difesa respinge.

Valutato capace di intendere e volere, in aula mancava proprio lui (al momento si trova in una struttura sanitaria del canavese). Secondo l'avvocato Flavia Pivano, è probabile che il pensionato di 85 anni, nella prossima udienza del 18 luglio, sia presente in tribunale per raccontare la sua verità.

Renzo Tarabella

 

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