Materiale pedopornografico nel telefono di uno dei ragazzi che hanno lanciato la bici dai Murazzi
Si aggrava la posizione del giovane che mercoledì affronterà il processo d'appello con l'accusa di tentato omicidio
Si complica la posizione di uno dei ragazzini coinvolti nel lancio di una bicicletta dai Murazzi di Torino dopo essere stato condannato a 9 anni e 9 mesi in primo grado per il tentato omicidio dello studente colpito dalla bici, Mauro Glorioso, il giovane di 17 anni, deve ora rispondere del possesso di materiale pedopornografico trovato nel suo cellulare.
L'accusa di pedopornografia
L'analisi del dispositivo del diciassettenne, sequestrato insieme a quelli degli altri componenti della gang, avrebbe rivelato la presenza di video bambini in tenera età in atteggiamenti a sfondo sessuale. Di qui la nuova gravissima accusa di detenzione di materiale pedopornografico.
"Ignaro di tutto e sconvolto per l'accusa" così il difensore del 17enne Michele Ianniello che ha dichiarato di voler chiedere una consulenza tecnica per approfondire ad esempio come siano stati reperiti in video.
A processo mercoledì
Nel frattempo, il giovane si sta preparando per affrontare il processo d'appello di mercoledì, 6 marzo 2024, relativo al lancio della bicicletta dai Murazzi, nel quale il diciassettenne è coinvolto insieme ad altri due imputati, un quindicenne e una diciassettenne, condannati in primo grado rispettivamente a 9 anni e 4 mesi e a 6 anni e 8 mesi.
Mentre per il 18enne Viktor Ulinici, la procura di Torino ha chiesto una condanna a 14 anni per tentato omicidio, aggravato dai futili motivi, e anche un'altra maggiorenne Sara Cherici è a processo per la vicenda.
I fatti
Era all'incirca l'una di notte tra venerdì 20 e sabato 21 gennaio 2023 quando Mauro Glorioso, 24 anni, studente di Medicina di origine palermitane, insieme ad alcuni amici si trovava in coda per entrare in uno dei tanti locali della zona. Ad un certo punto, però, il 24enne è stato colpito alla testa da una bicicletta elettrica, lanciata dalla terrazza che si trova sopra i Murazzi del Po a Torino, all’altezza di Lungo Po Luigi Cadorna.
Dopo giorni di indagini da parte dei carabinieri del comando provinciale i nomi e i volti dei 5 ragazzini sono quindi venuti a galla.
Ma a parlare chiaro sono anche le immagini della videosorveglianza che in pratica ricostruiscono nel dettaglio la folle serata del gruppo da circa un'ora prima del lancio.
Precisamente dalle 23.52 quando i 5 vengono ripresi mentre bevono in via Pescatore. 50 minuti dopo la mezzanotte, sono in lungo Po Cadorna, probabilmente ubriachi.
Nell'arco di due minuti i video registrano i 3 ragazzi di sesso maschile affacciarsi per sputare sulla gente (lo sputo arriverà sul telefono di un'amica della vittima) poi la follia: a mezzanotte e cinquantadue i ragazzi sollevano la bici e, senza alcuna ragione, la buttano di sotto. Le ragazze intanto aspettano dall'altra parte della strada. Poi la fuga verso via Bava e poi sulla navetta 10 della GTT.
Gli occhi elettronici li riprendono ancora bere e amoreggiare a due distributori automatici in via Coppino e in via Chiesa, qui addirittura si rivolgono direttamente alle telecamere, facendo le smorfie.
Tutti e 5 hanno dichiarato che in quel momento non potevano immaginare di aver colpito quasi a morte un ragazzo. Secondo le accuse invece dopo il lancio, i ragazzi si sporgevano per guardare al di sotto e continuavano la serata in allegria completamente incuranti delle conseguenze del loro gesto.