Lupo sbrana tre pecore nel parco protetto
Il predatore ha attaccato gli ovini uccidendoli ma non ha consumato tutto il pasto lì sul posto; probabilmente è stato disturbato o si è spaventato.
Un lupo solitario, o forse un piccolo branco familiare, è entrato nel parco protetto della Bertolla sbranando tre pecore e scatenando l'allarme generale. La presenza dei lupi, nelle zone rurali del Piemonte, da mesi preoccupa: vari episodi sanguinari si sono susseguiti con aggressioni (anche vicinissimo alle case): a Meana di Susa e in Val Sangone i casi più eclatanti.
Decine di avvistamenti
Poi decine di avvistamenti, e iniziative istituzionali quali la conta degli esemplari e lo studio di sistemi per tenerli lontano. D'altronde la presenza del lupo sulla collina di Torino non è più una novità e non stupisce quindi che un esemplare sia arrivato all’Isolone di Bertolla, scendendo dai boschi fino giù al Po. Gli esiti degli esami del Dna cui sono state sottoposte le carcasse delle pecore ammazzate fra Torino e San Mauro hanno confermato che l'aggressione è attribuibile al lupo. Le pecore erano state uccise ma non del tutto mangiate lì sul posto. Erano anche state posizionate due foto-trappole, di cui una nella notte successiva aveva ripreso il "colpevole" (anche se l'immagine non era molto nitida).
Nessuno ha corso rischi
Così Barbara Azzarà, consigliera metropolitana delegata all’ambiente:
"Nessun cittadino ha corso rischi, perché l’Isolone di Bertolla è chiuso al pubblico e dato in concessione con diversi animali allo stato brado. Da tempo i guardaparco del parco del Po piemontese effettuano videoriprese di cinghiali, volpi, faine, ricci, per non parlare dei numerosissimi uccelli, prova della qualità ambientale dell’isola. Il personale di Città metropolitana di Torino, quello del Parco fluviale del Po della pianura torinese e dell’Asl Città di Torino sono prontamente intervenuti per verificare il danno e supportare l’allevatore nell’individuazione della migliore strategia da attuare per difendere il bestiame".
In azione anche le squadre del cosiddetta "Unità d'intervento per la prevenzione dei lupi" (Wolf Prevention Intervention Unit).
Progetto di prevenzione
Si tratta del progetto della Ue "Life Wolf Alps" che è uno strumento pensato appositamente per supportare gli allevatori e rendere meno problematica la convivenza con il predatore. Le squadre sono presenti su tutto il Piemonte e nel territorio della Città Metropolitana di Torino sono stati costituiti tre gruppi, formati da personale di vari Enti appositamente formato. Partecipano all’attività, oltre alla Città Metropolitana di Torino, i Carabinieri Forestali e gli Enti di gestione delle Aree protette presenti sul territorio. Al pastore proprietario delle pecore è stato consigliato di tenere gli animali in una zona chiusa (già presente) circondata da un muretto e con recinzione. Anche dotarsi di cani (non piccoli) può fungere da deterrente: il lupo potrebbe decidere di evitare le aggressioni alle pecore del parco per evitare di finire in una zuffa con i cani da guardia.