L'intervista di Selvaggia Lucarelli alla maestra di Torino vittima di revenge porn
La ragazza ai microfoni di Radio Capital ha messo i puntini sulle i chiarendo diversi aspetti.
Selvaggia Lucarelli nel corso della trasmissione radiofonica Le Mattine ha finalmente dato voce alla maestra di cui si è tanto scritto e per la quale in molti hanno voluto manifestare il proprio sostegno (uno su tutti anche il calciatore juventino Claudio Marchisio)
L'intervista a Radio Capital
La ragazza ai microfoni di Radio Capital ha messo i puntini sulle i chiarendo diversi aspetti, il più importante è quello che riguarda la parola “revenge” e che automaticamente fa pensare a una storia conclusa in cui un ex è assetato di vendetta. Nulla di più falso per quanto riguarda questa di storia. La maestra precisa: al momento dei fatti stavano insieme e c’era un legame di fiducia. E allora cosa ha spinto allora il ragazzo a divulgare il video? Pura e semplice goliardia? E’ quello che prova a insinuare la giornalista, ma la risposta vera è: "non lo sa neanche lui". Non lo sa e non ha mai chiesto scusa.
Nessuna solidarietà femminile
Ma non era l’unico a dovere delle scuse, quello che emerge dal racconto della maestra è la totale mancanza di solidarietà femminile: da una parte le colleghe le voltano le spalle, dall’altra la mamma e la direttrice scolastica si ergono a giudici morali senza un minimo di solidarietà, un minimo di empatia. Selvaggia Lucarelli prova a chiedere della famiglia: “Ti sono vicini? Hanno capito?”nonostante il poco tempo per elaborare il tutto, la giovane maestra conferma che il sostegno maggiore è arrivato dai parenti, ma non senza che qualche rapporto si sia sfilacciato, ad esempio quello con suo fratello che non ha retto la situazione e ha preferito prendere le distanze da lei. Il periodo buio non è ancora finito, ci saranno ancora udienze, ci saranno giudizi e – lei ne è certa – le conseguenze saranno pesanti anche per chi vorrà starle vicino in futuro.
QUI L'INTERVISTA ALLA GIOVANE MAESTRA
Cosa insegna questa storia
Ma, lo dice lei stessa, questa storia insegna anche qualcosa di buono: a non avere paura di affrontare la realtà, parlandone e denunciando. E, aggiungiamo noi, forse vale anche la pena di credere nel potere salvifico degli sconosciuti (mentre la ragazza è in linea con Selvaggia arriva l’ennesimo messaggio di sostegno, questa volta da Paola Turci). La comunità più stretta forse non era "preparata" per una storia del genere e ad ammettere che le maestre non sono personaggi della Disney, ma persone con una loro sfera privata e una sessualità come tutti, per fortuna nel mondo là fuori il segnale è buono e si spera non possa che migliorare.
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