La Lega chiede interventi

Calciatori morti dopo lo scontro in autostrada coi cinghiali: "Vanno abbattuti"

Preioni: "L’incidente dimostra quanto la proliferazione degli ungulati sia ormai fuori controllo".

Calciatori morti dopo lo scontro in autostrada coi cinghiali: "Vanno abbattuti"
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Come riporta Prima Novara, nella notte tra mercoledì 30 settembre e giovedì 1 ottobre 2020, due giovani hanno perso la vita in un drammatico incidente avvenuto sulla A26: le vittime sono Simonluca Agazzone e Matteo Ravetto, calciatori noti in Piemonte.

Calciatori morti dopo lo scontro in autostrada A26

Due comunità sconvolte e mondo del calcio dilettantistico a lutto per il terribile incidente avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì sulla A26 e che ha portato alla scomparsa di due giovani, Matteo Ravetto classe 1988 di Gattinara (VC) e Simonluca Agazzone, classe 1981 di Bogogno (NO).

I due viaggiavano in macchina con un terzo amico rimasto lievemente ferito. Pare che l’auto abbia sbandato e sia finita fuori strada per cercare di evitare due grossi cinghiali.

Agazzone militava attualmente negli Amatori del Fontaneto dopo aver giocato anche nel Monza, Spal e Novara.

Ravetto giocava invece nel Carpignano dopo essere passato anche da Borgomanero e Arona.

La Lega: "Basta buonismi, i cinghiali vanno abbattuti"

"Il tragico incidente avvenuto sull’autostrada A26 impone di rimettere una più efficace azione di contenimento degli animali selvatici al centro delle politiche faunistiche della Regione Piemonte".

A dirlo è il capogruppo della Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni, che già nelle scorse settimane aveva chiesto alla Giunta Cirio di intervenire per rispondere alle accorate richieste degli agricoltori e dei piccoli allevatori alle prese con le scorribande dei lupi.

"L’incidente che ha provocato due morti nel Novarese, dopo che una vettura che percorreva l’autostrada in località Ghemme ha investito due cinghiali che avevano invaso la carreggiata, dimostra quanto la proliferazione degli ungulati sia ormai fuori controllo, al punto da diventare un mortale pericolo per la sicurezza dei trasporti oltre che per l’agricoltura piemontese. Non si può permettere che accadano tragedie di questo tipo solo per assecondare l’animalismo cieco di chi nega la necessità di un sempre più urgente piano di abbattimenti selettivi".

Preioni con Salvini

Va bene la Natura, ma prima la Sicurezza

Al di là del rispetto della Natura c'è soprattutto una questione di sicurezza per tutti i cittadini. Stavolta sono morti due ragazzi per un branco di cinghiali che evidentemente in autostrada non ci doveva stare.

Ma che dire allora del carabiniere che passeggiava attorno a un laghetto di montagna in Trentino ed è sopravvissuto per miracolo all'attacco di un orso?

Oppure vogliamo parlare dei lupi? Sulle montagne del Bellunese, in Veneto, un branco ha attaccato il gregge di pecore di un allevatore e il bilancio è stato ferale: 22 fra morte e ferite da abbattere, più altre 10 disperse. In Piemonte quattro vitelli feriti in un alpeggio della val Vigezzo, nell’Ossola. Uno in modo particolarmente grave, tant’è che ha dovuto essere portato dal veterinario con l’elicottero.

Insomma il problema c'è. La Lega di Salvini non fa mistero rispetto a quale dovrebbe essere la soluzione, malgrado anche tante critiche da parte degli ecologisti:

"Sui social sono comparse minacce di pseudoambientalisti che auspicavano di sparare agli esponenti della Lega prima che ai lupi, a dimostrare l’umanità di chi vorrebbe uccidere un proprio simile pur di salvaguardare una proliferazione incontrollata che sta mettendo in ginocchio l’economia delle nostre terre alte. Spero che queste parole, pubblicate senza alcun filtro, verranno stigmatizzate anche dalle altre forze politiche. Deliri che comunque non ci intimidiscono: restiamo convinti che i piani di abbattimento selettivo siano l’unico e reale argine"

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