Corso Brunelleschi

CPR Torino, l’accusa dei periti dopo la morte di Musa Balde: “Inadeguato e carente”

Dopo il suicidio del ragazzo era stata aperta un'inchiesta.

CPR Torino, l’accusa dei periti dopo la morte di Musa Balde: “Inadeguato e carente”
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CPR Torino, l’accusa dei periti dopo la morte di Moussa Balde traccia un quadro di gravi inadempienze e mancanze.

CPR Torino: “Inadeguato e carente”

Sarebbe stata inadeguata e carente la gestione sanitaria delle persone trattenute nel Centro di Permanenza per il Rimpatrio di corso Brunelleschi a Torino. E' quanto sostengono i consulenti della Procura in una perizia che ricostruisce il quadro di gravi inadempienze e mancanze nell’ambito di un’inchiesta che vede indagati il medico e il direttore della struttura oltre ad alcuni agenti.

Il suicidio di Musa Balde

Il Centro era finito nell’occhio del ciclone dopo il suicidio di Musa Balde, un migrante africano che era stato aggredito a Ventimiglia e poi portato al CPR di Torino in isolamento all’ospedaletto, una struttura fatiscente ora chiusa.

Dopo essere stato malmenato da tre italiani, il giovane era finito in ospedale e dopo le dimissioni, con una prognosi di dieci giorni a causa delle ferite riportate, era stato trasferito nel Cpr di corso Brunelleschi, dove si è tolto la vita nella notte tra il 22 e il 23 maggio impiccandosi con un lenzuolo.

Sul caso era stata aperta un'inchiesta per chiarire le responsabilità della morte del giovane.

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