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La pista di Cesana resta al palo: per le gare di bob a Cortina 2026 si andrà... all'estero

Una scelta che a molti pare assurda e che porterà le Olimpiadi invernali italiane all'estero

La pista di Cesana resta al palo: per le gare di bob a Cortina 2026 si andrà... all'estero
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No, la pista da bob non s'ha da fare né a Cortina né tantomeno a Cesana Torinese. L'annuncio arriva da Mumbai, India, dove si sta svolgendo la 141° Sessione del Comitato Olimpico Internazionale, a far sfumare il sogni di gloria della pista di Cesana Pariol è Giovani Malagò, presidente del Coni.

 

E così le gare di bob, slittino, skeleton e le altre discipline su circuito a Cortina per le Olimpiadi invernali del 2026 si svolgeranno all'estero, dove? Ancora presto per dirlo, è più facile al momento sapere dove non si potranno svolgere: in Germania perché la pista di Koenigssee è parzialmente distrutta e non sarà agibile fino alla fine del 206 e neanche a St. Moritz a causa di ghiaccio e temperature poco favorevoli. L'unica possibilità al momento sembra essere quella di spostare le competizioni a La Plagne in Francia.

Il rammarico in città è molto a partire dal Sindaco Stefano Lo Russo che all'Ansa parla di una "scelta profondamente sbagliata" che porterà le Olimpiadi italiane all'estero.

L'occasione persa per gli impianti di Cesana Torinese

D'altra parte con la Regione sin da subito erano stati messi disposizione gli impianti della città di Torino e della città metropolitana, un territorio che nel 2006 aveva già ospitato i Giochi olimpici invernali e poteva essere di nuovo in grado di gestire l'evento. Eppure, il Governo ha preferito guardare oltre i confini scartando l'opzione della riqualificazione degli impianti di Cesana che in questo modo vede sfumare un'occasione per il proprio futuro.

Per l’assessore allo Sport della Regione Piemonte Fabrizio Ricca la decisione è completamente insensata e deleteria per l’intero event. L’opzione di un bob svolto in Piemonte è l’unica che garantirebbe l’integrità di giochi olimpici interamente italiani.

Noi ci siamo sempre stati e continuiamo a esserci perché siamo coscienti di essere il territorio più preparato in Italia per gli sport invernali.

Per la prima volta nella storia un pezzo delle Olimpiadi Invernali si terrà in una nazione diversa da quella ospitante e il protagonista assoluto di questo disastro ha un nome e un cognome: Giovanni Malagó scrive in un post il capogruppo dei Cinque Stelle in Sala Rossa, Andrea Russi.

Le ragioni del no secondo il Ministro dello Sport, Andrea Abodi

Ma perché il Governo preferisce andare l'estero invece di usare la pista di Cesana Pariol che nel 2006 vide trionfare ai Giochi l'azzurro Armin Zoeggeler? Secondo il Ministro dello Sport Andrea Abodi, intervistato da La Stampa, quella pista ha sempre avuto un problema di posizionamento e, valutazioni tecniche alla mano, i costi di ripristino sarebbero altissimi. In poche parole: non ne vale la pena.

In funzione per soli 6 anni

Cesana Pariol è un tracciato per bob, slittino e skeleton che si trova in località Pariol, nel territorio appartenente al comune di Cesana Torinese, nella città metropolitana di Torino.

Costruita nel 2005 è costata 110 milioni di euro, la pista rimase in funzione solo 6 anni, ospitando una ventina di eventi tra cui i XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006, la Coppa del Mondo di bob 2009 e i Campionati mondiali di slittino 2011.

Nel novembre 2011 viene annunciata la chiusura dell'impianto a causa degli alti costi di gestione (circa 1,3 milioni di euro) unitamente al pericolo dovuto alle 50 tonnellate di ammoniaca conservate (in merito si è espressa anche la procura di Torino) e necessarie per la creazione e il mantenimento dello strato di ghiaccio. Dopo le pressioni della FIBT e della FIL all'inizio del 2012, la pista fu programmata per funzionare nel 2012-2013, ma rimase chiusa di nuovo. Nell'ottobre 2012 sono cominciate le operazioni di svuotamento delle cisterne contenenti l'ammoniaca, quasi 50 tonnellate, utili a refrigerare l'impianto.

Ad oggi la pista versa in un totale stato di abbandono e, se negli ultimi mesi si era accesa la speranza, e ora quest'ultima notizia arriva veramente come una colata di acqua bollente sul ghiaccio.

Il bob a quattro della Germania nella finale di Torino 2006
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