Pfas nelle acque del Piemonte: Greenpeace presenta 4 esposti nelle procure
Della "questione Pfas" se ne discuterà oggi, 29 febbraio 2024, in Consiglio regionale con la Giunta Cirio, i consiglieri insieme ad Arpa Piemonte
L'associazione ambientalista Greenpeace ha presentato 4 esposti nelle procure piemontesi di Torino, Ivrea, Alessandria e Novara per la presenza di Pfas nelle acque del Piemonte. Sono almeno 125mila i cittadini da tutelare da questo inquinante dannoso per la salute pubblica.
Gli Pfas sono composti chimici utilizzati in campo industriale per la loro capacità di rendere i prodotti impermeabili all’acqua e ai grassi. Impiegati dagli anni ’50 per la produzione di tessuti, insetticidi, vernici e svariati prodotti, hanno causato negli anni una contaminazione ambientale diffusa: persistono anche negli organismi viventi, compreso l’uomo, dove risultano essere tossici ad alte concentrazioni.
In Piemonte 125.000 persone potrebbero aver bevuto acqua contaminata da sostanze cancerogene
Gli ambientalisti: "Si valuti l'ipotesi di disastro ambientale"
Giuseppe Ungherese, Greenpeace Italia alla Tg regionale Rai fa sapere:
"Noi chiediamo alla magistratura di intervenire per impedire che si continui a somministrare acqua contaminata".
La Regione, alla domanda di Greenpeace di visionare i dati di Pfas nelle acque, ha risposto "che le informazioni non sono in possesso dell'Ente".
"In base alle informazioni che abbiamo queste ipotesi sembrerebbe non corrispondere alla realtà. Qualunque siano le ipotesi sul tema - conclude Ungherese - bisogna fare il possibile per tutelare la popolazione ed evitare che venga somministrata acqua contaminata".
Della "questione Pfas" se ne discuterà oggi, 29 febbraio 2024, in Consiglio regionale con la Giunta Cirio, i consiglieri insieme ad Arpa Piemonte.
Acqua contaminata a Torino, il Movimento 5 Stelle presenterà un'interrogazione in Consiglio comunale