Il calciatore Juventino Nicolò Fagioli al primo incontro con l'Ordine degli Psicologi
Ne dovrà affrontare altri 11: è l'accordo per ridurre la squalifica per scommesse illegali
Nella serata di mercoledì 17 gennaio 2024 il ventiduenne centrocampista bianconero, Nicolò Fagioli, si è presentato nella sede dell'Ordine degli psicologi del Piemonte, a Torino, per iniziare il suo percorso contro la ludopatia concordato con la Figc per ridurre la squalifica per scommesse illegali.
Il primo incontro all'Ordino
Fagioli era finito nell'inchiesta scommesse della Procura di Torino e squalificato per 12 mesi di cui 5 di percorso riabilitavo per superare la dipendenza.
All'uscita dal primo incontro nella sede dell'Ordine degli psicologi, intervistato dal Tgr, il calciatore si è detto molto soddisfatto:
Sto molto bene e il primo incontro è stato molto positivo: è logico che mi manchi giocare con i miei compagni, ma sono molto contento per come stanno giocando. Devo ancora parlare con la Figc ma penso che molti di questi incontri si svolgeranno in Piemonte e racconto la mia esperienza affinché gli altri non ci passino.
Anche il presidente dell'Ordine degli Psicologi del Piemonte, Giancarlo Marenco sempre alle telecamre del Tgr ha espresso un parere positivo su questo primo confronto affermando:
Pensiamo sia stato un incontro molto costruttivo sia per il ragazzo che si deve preparare ad altri confronti con il pubblico sia per i nostri iscritti che vi hanno partecipato
L'autodenuncia
Sarebbe stato lo stesso Fagioli ad "ammettere" di fronte alla Procura sportiva di aver scommesso su alcune partite di calcio (cosa vietata ai tesserati professionisti in Italia). A dichiararlo mesi fa anche i suoi legali:
"Nicolò si è autodenunciato ed è sereno. E' massimamente concentrato sulla Juventus e sul campionato. Nella nostra qualità di legali in riferimento alle notizie apparse sulla stampa in data odierna, possiamo rappresentare che il nostro assistito sta affrontando con responsabilità la vicenda, in un'ottica di massima trasparenza e collaborazione con l'Autorità giudiziaria ordinaria e sportiva, come dimostra il fatto di essersi attivato per primo e tempestivamente nei confronti della Procura Federale. Nicolò è sereno ed è massimamente concentrato sulla Juventus e sul campionato".
Ludopatia: di cosa si tratta
Per ludopatia, o gioco d'azzardo patologico, si intende l'incapacità di resistere all'impulso di giocare d'azzardo o di fare scommesse. Solitamente chi ne è affetto è pienamente consapevole dei rischi e della pericolosità di questi comportamenti, ma non riesce a far a meno del gioco, che diventa la parte principale della sua vita, arrivando a trascurare studio, lavoro e affetti.
E' difficile diagnosticare la dipendenza all'inizio perché il ludopatico tende a nascondere il suo vizio alle persone che conosce, negando la gravità del coinvolgimento.
Per affrontare la malattia è necessario rivolgersi a un esperto, capace di adattare la terapia alle caratteristiche del soggetto. Si va da sedute psicologiche (anche in gruppi di aiuto) a terapia farmacologica.