Calciatori dagli ingaggi milionari scommettevano decine di migliaia di euro "a botta": pagheranno multe... da 200 a 2mila euro
Il calciatore Nicolò Zaniolo ha già versato la quota
I giocatori di "serie A", coinvolti nell'indagine sulle scommesse illegali della procura di Torino, dovranno pagare una multa (chiamata oblazione), tra i 200 e i 2mila euro da pagare per chiudere il procedimento penale.
Chi lo ha già fatto e chi lo deve fare
I giocatori hanno ammesso di aver usato piattaforme illegali le scommesse di calcio. Il calciatore Nicolò Zaniolo ha già versato la quota, Alessandro Florenzi lo sta facendo, mentre Sandro Tonali e Nicolò Fagioli lo faranno a breve, con l'aiuto dei loro rispettivi legali.
Per la procura torinese, Zaniolo e Florenzi, assistiti dagli avvocati Conte e Tognozzi, hanno già ottenuto l'ok per considerare estinto il reato. Mentre il centrocampista Tonali ha avviato una interlocuzione con la procura.
La speranza degli avvocati di Fagioli
I difensori di Tonali hanno già iniziato gli incontri previsti dalla sentenza della giustizia sportiva. La speranza dei suoi avvocati è che i compagni di nazionale Zaniolo e Florenzi aprano la strada anche per lui.
Nicolò Fagioli
Ingaggio da 1,5 milioni di euro a stagione
Sandro Tonali
Il suo stipendio è sui 10 milioni
Alessandro Florenzi
Guadagna 3 milioni netti a stagione
Nicolò Zaniolo
Ha uno stipendio base di 1,6 milioni a stagione, che può arrivare fino a 2,2 milioni con i bonus
Intanto ricordiamo che Nicolò Fagioli è impegnato a seguire un percorso di riabilitazione . E questo perché il disturbo da gioco d'azzardo è a tutti gli effetti una patologia che deve essere curata e che colpisce sempre di più soprattutto i giovani.
Nel caso di giocatori di serie A poi, lo stesso ex direttore del Dipartimento di patologia delle dipendenze dell'Asl Torino 3, Paolo Jarre, terapeuta di Fagioli aveva spiegato a La Stampa:
Parliamo di giovani, maschi con parecchia disponibilità economica e un'attitudine al risparmio e all'uso oculato del denaro molto limitata, dovrebbero essere protetti da sé stessi. Essere avvicinati allo studio, accompagnati in attività esterne di carattere sociale.
Insomma, forse la multa in sé per questi ragazzi è il meno, visto la cifra sborsata, molto più efficace un percorso alla riscoperta di certi valori.
Calcio scommesse: perché piace ai calciatori
A spingere questi giovanissimi giocatori a scommettere è forse quell'adrenalina che si sprigiona tutte le volte che si vince, un'adrenalina che probabilmente ricorda quella che si prova quando si fa gol.
Le somme puntate poi, erano talmente alte (secondo le indagini e le intercettazioni parliamo di decine di migliaia di euro a giocata singola) da non permettere l'utilizzo di piattaforme legali, per cui i giovani giocatori si ritrovavano sotto nickname su piattaforme illegali. Ma illegali o legali che fossero, la questione è che ai calciatori è fatto divieto di puntare somme di denaro sulle partite.
A regolamentare la questione è l’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva nel quale è specificato che ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA.
Se proprio volessero scommettere, quindi, i calciatori dovrebbero farlo solo su eventi appartenenti ad altri settori sportivi diversi dal calcio e ovviamente su piattaforme legali.