Regole sul gioco d'azzardo: al via le audizioni in Regione Piemonte
Il Gruppo Abele che combatte le dipendenze (ludopatia in questo caso), FederConsumatori e AssoTrattenimento.
Gioco d'azzardo e regole per tutelare in Piemonte sia i gestori legali sia chi vuol tentare la fortuna senza rischiare l'imbroglio. E, soprattutto, senza cadere nel tremendo vortice della ludopatia.
Un argomento molto delicato
Si tratta di un argomento delicato su cui le opinioni spesso si scontrano. Solitamente si tratta di uno stallo su tre posizioni differenti: da una parte i puristi... "talebani" che vorrebbero cancellare del tutto qualsiasi passatempo o attività legati al gioco d'azzardo; dall'altra chi sostiene che le sale legalizzate siano l'unico antidoto ai giri sporchi di denaro organizzati dalle mafie (riciclaggio); in ultimo chi vuole giocare e tentare la sorte con giudizio magari concedendosi un torneo di poker ogni tanto o qualche scommessa tipo schedina. In mezzo, come spesso accade, la politica che è chiamata al non facile compito di emanare regole univoche che valgano per tutti. In Regione Piemonte la polemica è accesa e si trascina da mesi. Ora si torna a parlarne perché sono iniziate le audizioni dei soggetti interessati per tastare il polso della situazione. Le commissioni Attività Produttive, Sanità e Legalità (sotto la presidenza di Alessandro Stecco) hanno ascoltato i contributi dei rappresentanti di Gruppo Abele, FederConsumatori e AssoTrattenimento. Quindi, per dirla semplice: chi combatte le dipendenze (ludopatia in questo caso), chi tutela i consumatori e chi rappresenta le imprese del settore.
Le diverse posizioni espresse
Sarà il caso di ricordare, en passant, che in Piemonte lavorano circa 1.800 addetti in questo settore, persone che svolgono lecita attività prevista dalle leggi italiane.
Lapidario Pasquale Somma del Gruppo Abele:
"Incontriamo sia giocatori patologici sia indiretti, cioè loro famigliari. Non avere le slot-machine a portata aiuta a ridurre il gioco, diminuendo la tentazione. Non ci pare questo il tempo più opportuno per rilanciare il gioco d’azzardo”.
Di parere opposto Massimo Piozzi del centro studi Assotrattenimento:
“Ci sono persone spesso anziane che passano le giornate nei bar o nei tabaccai ad acquistare gratta e vinci o giocando alle lotterie istantanee. Chi è dipendente dal gioco non si fa scoraggiare dal percorrere 500 metri in più. Secondo l’Agenzia delle dogane e la Magistratura c’è stata una ripresa del gioco illegale allarmante, nonostante la chiusura delle sale gioco in pandemia. La Cgia di Mestre segnala che siamo passati da 284 a 799 multe per apparecchi illegali sequestrati”.
Giovanni Prezioso, presidente Federconsumatori Piemonte, ha invitato alla prudenza:
"Con le nuove regole si verificherebbe un aumento della diffusione delle slot-machine, che sono l’aspetto più pericoloso perché si possono trovare facilmente anche nelle tabaccherie o nei bar”.
Ma lo stesso Stato incentiva il gioco
Il presidente Stecco ha chiesto ulteriori delucidazioni sul possibile collegamento tra Asl ed esercenti per segnalare i soggetti patologici, e sul rapporto tra capillarità degli apparecchi di gioco veloce e patologia. Certo a qualcuno potrà sembrare assurdo tutto questo dibattito a livello regionale, con regole e regolette da limare e approvare, quando poi lo stesso Stato italiano incentiva un'infinità di giochi per "spillare" soldi alla popolazione. Solo in tabaccheria, per fare un esempio: Gratta&Vinci (alcuni costano ben 20 euro l'uno); 10&Lotto; Superenalotto; Lotto (compreso quello istantaneo con estrazione ogni 5 minuti); VinciCasa; MillionDay; WinForLife; TotoCalcio; TotoGol; la Tris; più varie lotterie ad estrazione secca (come quella dell'Epifania)... e sicuramente dimentichiamo qualcosa. Questa dunque l'attuale situazione sulle regole che riguardano il gioco d'azzardo in Piemonte.