Nichelino, bocciata in Consiglio comunale dal Pd (e da due liste civiche) la mozione sullo "Ius Scholae"
Il documento è stato presentato dalla lista civica "Insieme per Nichelino"
Nella giornata di martedì 24 settembre 2024, si è svolta una nuova seduta del Consiglio comunale di Nichelino.
Il documento
La lista civica "Insieme per Nichelino" che esprime una consigliera (Sara Sibona) ha presentato una mozione sul cosiddetto "Ius Scholae" (che prevede il riconoscimento della cittadinanza per i minorenni nati in Italia o arrivati prima dei 12 anni) ma è stata bocciata dalla maggioranza del "Pd", dai "Comunisti per Nichelino", "Nichelino in Comune" (che fa parte di Sinistra Italiana).
Il tutto è accaduto a poche ore di distanza dalla discussione avvenuta sullo stesso argomento in Regione, dove proprio il Pd si è visto respinto l'ordine del giorno dalle forze politiche di centro-destra che sostengono Alberto Cirio.
La lista "Insieme per Nichelino" fa sapere tramite un comunicato:
"LA PRIORITÀ DELLA MAGGIORANZA A NICHELINO È DIFENDERE CONCRETAMENTE I DIRITTI O SOLO PIANTARE BANDIERINE?
Non vorremmo trarre facili conclusioni ma diciamo che la maggioranza di Tolardo appare quantomeno confusa davanti al suddetto dilemma. Infatti ieri, il consiglio comunale ha prima respinto una mozione sul cosiddetto ius scholae e, subito dopo, ha bloccato il voto su una seconda mozione finalizzata al contrasto ad ogni forma di discriminazione, con particolare riferimento alla tutela del diritto al lavoro.
In particolare, la nostra prima mozione proponeva che Nichelino esortasse il Parlamento a calendarizzare nei prossimi mesi una seria e concreta proposta di legge che, partendo dal cosiddetto ius scholae, possa favorire la più ampia convergenza possibile delle forze politiche affinché la Repubblica riconosca finalmente come suoi cittadini quei ragazzi, nati e cresciuti in Italia, che sono già a tutti gli effetti cittadini de facto dei nostri comuni e membri delle nostre comunità; la seconda mozione chiedeva al comune di intraprendere azioni volte a favorire progetti culturali che valorizzino la cittadinanza attiva e i valori democratici e a garantire che sia in fase di accesso all’occupazione e al lavoro, all’orientamento, alla formazione e alla riqualificazione professionale, sia durante lo svolgimento del rapporto di lavoro, con riferimento, ad esempio, alle condizioni di lavoro, agli avanzamenti di carriera, alla retribuzione e ai motivi della cessazione di un rapporto lavorativo, tutte le persone coinvolte lavorativamente direttamente o indirettamente con il Comune di Nichelino non siano discriminate in base genere, etnia, religione, convinzioni personali e politiche, disabilità, età, orientamento sessuale, adesione ad associazioni sindacali, svolgimento di attività sindacali e partecipazione a scioperi.
Due mozioni che tutti riterrebbero sicuramente condivise da forze politiche che si proclamano progressiste eppure….
Come già accaduto in mille casi analoghi, dopo la doverosa premessa dei rappresentanti della maggioranza - “ovviamente siamo concordi nella sostanza” - , ecco arrivare il fatidico “MA”: "vi suggeriamo il ritiro delle mozioni”, tanto “non sono necessarie, chiunque di buon senso la condivide".
"Ottimo allora approviamole insieme", diciamo noi. Allora rilanciamo: "ritiratele e ne parliamo meglio in commissione". "Ma se avete già chiarito che le condividete, di cosa dobbiamo parlare?", chiediamo noi perplessi.
Insistono: "Nel 2022 abbiamo già approvato un testo proposto da noi ancora più ampio e completo sulla possibile cittadinanza ai ragazzi figli di stranieri, quindi non serve la vostra mozione, ritiratela!”
"Ricordiamo bene la vostra mozione del 2022 sulla cittadinanza, infatti NOI allora l’abbiamo approvata senza indugio, ma oggi la novità politica è che sembra esserci una proposta di una parte del centrodestra su cui chiediamo al Parlamento di convergere proprio perché non si sprechi ulteriore e prezioso tempo, discutendo di possibili soluzioni magari migliori per alcuni ma continuando in concreto a non legiferare. Preferirete mica che tutto resti invariato? “Certo che no ma.. ritiratela, è meglio! E ritirate anche l’altra mozione che tanto contro le discriminazioni c'è già la Costituzione!”
"Ma carissimi, se bastasse la nostra meravigliosa Costituzione a impedire le discriminazioni vivremmo nel Paese più bello del mondo, non ritenete che occorrano impegni concreti a tutti i livelli?” “Certo, certo, ma meglio parlarne in una commissione, avviare un percorso, aprire un tavolo ritiratela!” A pensar male.... sembra quasi che i diritti civili per alcuni siano importanti solo se ne parlano loro. Un vero peccato per Nichelino.Tuttavia, poiché crediamo fortemente che le parole valgano poco se non sono trasformate in azioni e fatti concreti e che la buona Politica debba fornire esempi, nonostante il grande rammarico per l’occasione persa ieri di poter dare un segnale di unità della nostra Comunità su temi così importanti, INSIEME PER NICHELINO con la Consigliera Sibona continuerà ad appoggiare ogni proposta meritevole, soprattutto per la difesa dei diritti umani, indipendentemente dalla forza politica che la proporrà. La città di Nichelino è infatti una comunità consapevole che lottare davvero per i diritti umani significa voler migliorare concretamente la vita delle persone e non certo solo piantare all'occorrenza “bandierine”, per cercare di dare una parvenza di autorevolezza alla propria azione politica lacunosa purtroppo non solo sulla visione della Nichelino del futuro ma addirittura nella gestione quotidiana della manutenzione della Città, la cui scadente qualità è sotto gli occhi di tutti".
Dalla maggioranza fanno sapere:
"C'è una battaglia che è il referendum. Su quella dobbiamo puntare le forze".