"Adesso basta"

Appendino sbotta: "Incidenti colpa di monopattini, ciclabili o ztl? No, di come guidate"

La sindaca in difesa della mobilità sostenibile richiama chi si mette alla guida a comportamenti più civili e rispettosi.

Appendino sbotta: "Incidenti colpa di monopattini, ciclabili o ztl? No, di come guidate"
Pubblicato:
Aggiornato:

La sindaca di Torino non ci sta e affida al suo account Facebook una "lavata di capo" a coloro che criticano la mobilità sostenibile al posto che prendersi le proprie responsabilità alla guida.

Appendino difende la mobilità sostenibile

"Adesso, basta. Un'automobile investe un monopattino in piazza Rivoli. Un'automobile travolge un dehors in una via pedonalizzata. Due auto si scontrano frontalmente in via Borgaro. Un camioncino investe un ciclista su un attraversamento ciclabile. Ma per qualcuno la colpa è, nell'ordine: dei monopattini, della pedonalizzazione, dell'incrocio, della pista ciclabile. Non manca ovviamente chi - sui giornali e sui social - dà colpa alle scelte sulla mobilità sostenibile del Comune. Ora, vero che bisogna mettersi sempre in discussione e noi, con i tecnici, vi assicuro, lo facciamo quotidianamente, pur attenendoci a quelle che sono le normative nazionali del codice della strada. Ma permettetemi una domanda: non sarebbe il caso di iniziare ad individuare in capo ad ognuno le proprie responsabilità, anche relativamente alla condotta dei mezzi, che siano auto, moto, bici o monopattini?"

Esordisce così la sindaca pentastellata Chiara Appendino in difesa della mobilità sostenibile in un post Facebook.

"Rispettare le regole"

 "Si chiama "rispetto delle regole". Quando la smetteremo, invece, di cercare sempre un alibi esterno? E quando inizieremo, con forza, a chiedere a tutti di rispettare le regole e, in particolare a chi conduce veicoli a motore, di andare piano, rispettando i limiti, i semafori, i divieti e le precedenze? Proprio il tema della velocità sulle strade si è affacciato prepotentemente nelle cronache delle ultime settimane, con dati di velocità rilevate che non vorremmo mai vedere. Specie consapevoli che la velocità è uno dei principali fattori che aumentano in maniera esponenziale il rischio di incidenti e la loro gravità. La sicurezza stradale è il più grave problema di sicurezza in città: nel 2019 a Torino ci sono stati: 8409 incidenti, 4253 feriti e 27 morti. Lo vogliamo fare questo passo culturale o ci toccherà continuare a leggere questi numeri accompagnati da articoli che, fra le righe, ci dicono che la colpa è di tutti tranne che dei conducenti che non rispettano le regole?"

Conclude la prima cittadina.

Torino e Milano si “litigano” la sede del Tribunale europeo dei brevetti

Seguici sui nostri canali