Brogli e irregolarità?

Elezioni nazionali del Perù: anche a Torino è testa-a-testa

Si fronteggiano due schieramenti opposti: l'ala comunista di sinistra contro il fronte nazional-popolare (e lo scarto è minimo).

Elezioni nazionali del  Perù: anche a Torino è testa-a-testa
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Elezioni nazionali del Perù: un fatto politico molto distante da noi in termini di chilometri ma che riguarda invece anche Torino e il suo hinterland.

Innanzitutto per la fortissima presenza di immigrati peruviani in Piemonte, soprattutto nelle zone urbane, che hanno fatto valere a Torino il loro diritto di voto l'11 aprile scorso (primo turno) e secondariamente perché domenica 6 giugno 2021 si è votato il ballottaggio; le schede scrutinate fanno registrare un clamoroso testa-a-testa. Si disputano la presidenza il leader comunista Pedro Castillo (sinistra) e la rappresentante del fronte popolare nazionalista Keiko Fujimori (destra). Ebbene la notizia, che è rimbalzata anche sui tiggì più attenti, è che lo scarto di voti fra i due è davvero minimo e c'è chi parla di brogli. La differenza in queste ultime ore di scrutinio è stata di 98.000 voti su una popolazione di 33 milioni di abitanti (dunque lo 0,03% circa).

Un post che ipotizza sabotaggi elettorali

"C'è una chiara intenzione di sabotare la volontà del popolo", ha detto la Fujimori in conferenza stampa, con foto e video a sostegno: eclatante il risultato in un villaggio che ha dato Castillo vittorioso con 187 voti a... zero. Possibile? In linea teorica sì, ma in pratica... quando mai? Tuttavia la missione di osservazione dell'Organizzazione degli stati americani (Osa) non ha individuato incidenti di rilievo: il conteggio delle schede sarebbe avvenuto secondo le procedure ufficiali. E intanto, anche a Torino, moltissimi peruviani aspettano di sapere chi sarà il loro nuovo presidente.

(in copertina, votanti del Perù in fila a Torino per il primo turno delle loro elezioni)

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