Verso le Amministrative

Elezioni, Damilano spacca il centrosinistra: renziani e "Azione" senza una linea

Italia Viva voterà il candidato del Pd ma il coordinatore si dimette e appoggia il centrodestra. Diaspora sotterranea nel partito di Calenda.

Elezioni, Damilano spacca il centrosinistra: renziani e "Azione" senza una linea
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La presentazione della candidatura di Paolo Damilano alle elezioni per la lista civica Progresso Torino, avvenuta sabato 7 agosto, spacca il centrosinistra. In particolare le due formazioni politiche più... "esterne" ovvero di contorno alla linea ortodossa del Pd: Italia Viva (che vuol dire Matteo Renzi) e Azione (che vuol dire Carlo Calenda). Le diverse anime degli ex-Pd quindi si rivoltano fra di loro e non sanno schierarsi univocamente rispetto alle elezioni comunali di Torino. O meglio: si schierano ma da parti opposte, anche al loro interno.

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Uno struggimento ideal-politico intestino che fa specie, ma che corrisponde alla realtà dei fatti. Prova di come la candidatura dell'imprenditore Damilano sia in grado di ribaltare gli schemi e di aggregare anche gente che non si riconosce nel centrodestra tout-court.

Italia Viva e Azione si dividono, quindi, a Torino in vista delle amministrative d'autunno. Davide Ricca, che nei giorni scorsi si è dimesso dalla carica di coordinatore cittadino del partito di Renzi ma non dal partito, ha deciso di sostenere il candidato di Torino Bellissima e del centrodestra Damilano. "Ha la capacità e la competenza per tirare fuori Torino dai 15 anni di declino in cui è caduta", dice dell'imprenditore il renziano, in disaccordo con i coordinatori regionali del proprio partito in Piemonte Silvia Fregolent e Mauro Marino, che nei giorni scorsi hanno ufficializzato il sostegno al candidato sindaco del centrosinistra. L'esempio più lampante è dunque questo di Ricca, attuale presidente della Circoscrizione 8 ed esponente di spicco dei renziani che dichiara a margine dell'endorsement pro-Damilano:

"Questo è un progetto che lavora sull'idea che Torino deve crescere, sull' idea che ricchezza va prodotta per poter essere ridistribuita, un concetto cardine dell'area riformista a cui appartengo. Alle elezioni del 3 e 4 ottobre sosterrò senza candidarmi la lista Progresso Torino per Paolo Damilano".

Insieme a lui ci sarà anche un altro nome altisonante del centrosinistra, Alberto Nigra, ex responsabile enti locali di Calenda in Piemonte. Anche qui diaspora sotterranea: a differenza del suo partito sosterrà il candidato del centrodestra. "Si tratta di un laboratorio politico liberal-socialista e liberal-democratico - spiega Nigra - in Damilano abbiamo trovato un progetto di rilancio per la città".

A proposito di Damilano che spacca il centrosinistra in vista delle elezioni, sarà anche il caso di ricordare en passant che al primo turno (sempre in tema di centrosinistra) il Pd e il M5S vanno separati rubandosi così consensi a vicenda. E non è detto che al ballottaggio...

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