Dopo anni di "cassa"

Maserati di Grugliasco: lavoratori in sciopero contro la chiusura

I dipendenti dello storico sito e i sindacalisti contestano la decisione dei vertici Stellantis: no al trasferimento a Mirafiori.

Maserati di Grugliasco: lavoratori in sciopero contro la chiusura
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Sciopero alla Maserati di Grugliasco, storico stabilimento che verrà chiuso per decisione dei vertici di Stellantis. Il conseguente trasferimento a Mirafiori non convince i lavoratori né le rappresentanze sindacali che, appunto, organizzano agitazioni e picchetti. Oggi martedì 19 ottobre 2021 braccia incrociate dunque alla fabbrica ex-Fiat: si vuole fare il punto della situazione sull'annunciata chiusura che spaventa i dipendenti.

Così Edi Lazzi segretario generale della Cgil (Fiom) di Torino:

"Le lavoratrici e i lavoratori, con questo sciopero hanno voluto mandare un segnale chiaro all'azienda, alle istituzioni locali e al Governo sulla difficoltà che stanno attraversando da anni di cassa integrazione e che vedono l'apice con la chiusura dello stabilimento in cui sono occupati. Sono consapevoli che con questa operazione si sta semplicemente trasferendo la cassa integrazione da un sito all'altro in quanto manca un piano che preveda nuove produzioni di autovetture, le uniche in grado di garantire l'azzeramento della cassa integrazione e la piena occupazione. Dalle assemblee è emersa anche la consapevolezza che gli effetti immediati della chiusura saranno di impatto sui colleghi che lavorano per le imprese di pulizia e delle mense aziendali i quali rischiano di essere licenziati per mancanza di lavoro. Per queste ragioni non bisogna sottovalutare cosa sta succedendo, la chiusura di uno stabilimento non può essere considerata una cosa normale sottovalutando gli effetti diretti e indiretti che genererà. Serve un piano industriale complessivo in grado di dare risposte e certezze".

Queste dunque le motivazioni per lo sciopero alla Maserati di Grugliasco.

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