Posizioni politiche

Fusione Fiat-Peugeot-Stellantis: destra e sinistra a ruoli invertiti

Sulla fusione di Fiat e Pga in Stellantis FdI critica e "difende" i lavoratori, mentre Pd e sindacati plaudono all'imprenditoria

Fusione Fiat-Peugeot-Stellantis: destra e sinistra a ruoli invertiti
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La fusione fra Fiat Fca e Peugeot, che ha dato vita al nuovo gruppo Stellantis, è stata accolta con umori differenti dal mondo politici e produttivo torinese. In particolare, si registra quasi una inversione dei ruoli: a sinistra si applaude, a destra si contesta. Finora, a parte poche eccezioni, nelle contrapposizioni sociali e politiche del mondo lavorativo siamo sempre stati abituati a una destra pro-imprenditori e a una sinistra pro-lavoratori. Invece...

Soddisfatti sindacati e centrosinistra

Il sindacato più "duro e puro" (ovvero la Cgil e la Fiom) ha battuto le mani alla sigla dell'accordo: "La nascita del gruppo Stellantis, dalla fusione tra Fca e Psa, è un cambiamento storico per l’industria automobilistica. Questo cambiamento in Italia può rappresentare una possibilità di invertire un trend sul piano produttivo e occupazionale". Giudizio positivo, dunque, anche se la Cgil invita comunque il Governo a un incontro (tavolo) per fare maggior chiarezza sul settore automobilistico.

Il Pd, da parte sua, che in fin dei conti è il centrosinistra italiano, condivide la posizione: "Con Stellantis - ha ufficializzato Sergio Chiamparino - nasce un gruppo dalle forti potenzialità, con una solida presenza in Europa e interessanti prospettive verso i nuovi mercati. L’ambizione di Torino e del Piemonte deve essere quella di rimanere una delle teste strategiche di Stellantis. Credo che per le ambizioni di Stellantis, l’automotive torinese costituisca una risorsa importante". Bene l'unione di Fiat Fca con Stellantis, dunque, sia per i sindacalisti sia per gli esponenti del centrosinistra. O almeno queste le loro posizioni ufficiali sulla fusione di Fiat e Peugeot in Stellantis.

Fratelli d'Italia "difende" i lavoratori

Sul fronte opposto, quindi molto preoccupati per i lavoratori, gli esponenti di Fratelli d'Italia. Così il dirigente regionale del Piemonte Enrico Forzese: "Elkann definisce la nascita del gruppo come un nuovo inizio e una straordinaria opportunità. Non dubitiamo che lo sia per lui e la sua famiglia. Ci domandiamo invece quale opportunità possa rappresentare per i lavoratori e per Torino, che vede nuovamente delocalizzata e depotenziata la sua produzione industriale. Negli anni la Fiat ha dimostrato in maniera lampante di curare solo i propri interessi senza interessarsi del benessere della città cui deve la sua fortuna. Hanno delocalizzato la produzione a discapito del tessuto produttivo e dell'economia cittadina. Questa fusione tra FCA e il francese PSA non è che un coronamento di questa politica scellerata. Come se non bastasse il sindaco Appendino esprime pubblicamente la volontà di incontrare Elkann per congratularsi con lui. E' l'ennesima prova che non si preoccupa affatto di far ripartire l'economia torinese ma soltanto di ingraziarsi i grandi industriali e i loro Consigli di amministrazione".

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