Storia & Cultura

Musei Reali e Unità d'Italia: il 160esimo regala tre cimeli inestimabili

In esposizione anche le oltre cinquemila armi del re, fra cui la vastissima collezione di fucili da caccia.

Musei Reali e Unità d'Italia: il 160esimo regala tre cimeli inestimabili
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Musei Reali più ricchi di storia e cimeli introvabili in occasione dell'anniversario dell'Unità d'Italia (sono 160 anni in questi giorni). In particolare, la già inestimabile collezione torinese è stata arricchita con la carrozza di Vittorio Emanuele II, con una spada donata dalla Città di Roma a Casa Savoia e con due antiche armature giapponesi.

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Le antiche armature giapponesi

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musei reali Torino
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La carrozza di Vittorio Emanuele II

La carrozza e le armature

Di particolar pregio la carrozza, appunto, sulla quale ha viaggiato durante la sua reggenza Vittorio Emanuele II, protagonista con Cavour e Garibaldi del Risorgimento, nonché primo Re d’Italia dal 1861 al 1878 e di cui è stato celebrato, nel 2020, il duecentesimo anniversario della nascita. L’arrivo a Torino della carrozza rappresenta un importante tassello del percorso dei Musei Reali, in una delle sezioni che maggiormente colpiscono l’immaginazione dei visitatori. Il mezzo sarà infatti collocato a pochi passi dalla loggia dalla quale Carlo Alberto annunciò, il 4 marzo 1848, la promulgazione dello Statuto albertino. Appartenente alle Collezioni Presidenziali del Quirinale, la carrozza denominata "Mylord", ricordata negli inventari con la definizione antica di "Polacca", era uno dei mezzi di trasporto preferiti da Vittorio Emanuele II per le sue uscite private a Roma. È un modello aperto e basso, privo di portiere, a quattro ruote e a due sedili con cassetta di guida per il cocchiere, realizzata dalla ditta romana dei Fratelli Casalini.

L'allestimento include anche due armature giapponesi, entrambe donate al sovrano dall’Imperatore Meiji nel 1869 e nel 1871, a pochi anni di distanza dalla firma del trattato di amicizia e commercio che apriva le ottime relazioni diplomatiche tra il Regno d’Italia e l’Impero giapponese.

La sezione "Le armi del re"

In tale occasione viene presentato anche il nuovo allestimento della sezione "Le armi del re". Si tratta di una selezione di 21 oggetti di notevole pregio e importanza storica, recentemente restaurati, che facevano parte delle ricche collezioni di Casa Savoia. Oltre alle armi, la collezione comprende bandiere, uniformi, onorificenze e altri oggetti strettamente personali: alcuni si collegano al ruolo pubblico del sovrano, come i doni diplomatici o le armi che ricordano le battaglie del Risorgimento. Altri sono da mettere in relazione con gli interessi personali di Vittorio Emanuele II, primo fra tutti la caccia, documentata da una spettacolare collezione di fucili e coltelli. Oggi l’Armeria Reale conserva oltre 5.000 opere, collocate in ambienti di raro fascino e pregio, finemente decorati e affrescati. Le sciabole e le spade, per lo più di rappresentanza, furono offerte al re come ringraziamento per il ruolo avuto nel processo storico che portò all’unificazione dell’Italia. Le armi da fuoco sono invece, nella maggioranza dei casi, doppiette da caccia realizzate da Filippo Panataro, armaiolo personale di Vittorio Emanuele II, e dai più importanti produttori europei dell’epoca. Così i Musei Reali di Torino celebrano dunque il 160esimo anniversario dell'Unità d'Italia.

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