Stuprata da due "uomini"

Violenza sessuale su una ragazza di 20 anni

Il racconto della vittima è da pelle d'oca: "Mi sentivo in colpa io". Poi il coraggio di raccontare tutto alla Polizia.

Violenza sessuale su una ragazza di 20 anni
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Violenza sessuale su una ragazza di 20 anni. Una terribile vicenda che ha visto coinvolta suo malgrado la giovane, stuprata a turno da due soggetti che definire uomini sembra fuori luogo. La malcapitata ha anche tentato il suicidio per la vergogna.

Una shock tremendo

Quella maledetta sera inizia normalmente, in compagnia di un amico con cui la giovane esce a fare una passeggiata. Dopo un po' arrivano altri due maschi, i responsabili della successiva violenza. Uno ha 27 anni, l'altro è coetaneo della vittima. I tre parlano e si fanno compagnia senza problemi, finché la serata giunge al termine. L'amico della ragazza, il primo (con il quale era uscita di casa), deve andar via prima e chiede agli altri due di riaccompagnarla a casa. Chiede anche a lei se sia un problema, ma pare di no: i due sembravano persone a posto. Nel dubbio, comunque, meglio scambiarsi i numeri di telefono, se ci fossero imprevisti. Mai però la ragazza avrebbe potuto immaginare quanto stava per accaderle.

Imprigionata in camera

"Andiamo a prendere la macchina" dice uno dei due. Adducendo la scusa che il mazzo con le chiavi dell'auto era su in casa, la fanno entrare. "Due secondi e andiamo" la rassicurano. Lei si fida. Ma, una volta dentro casa, inizia l'incubo. La spingono a forza in camera da letto dove  il più giovane la aggredisce. Sono attimi terribili e allucinanti. "Ero talmente scioccata che non riuscivo né a urlare né  a piangere", ricorda. Poco dopo, anche l’altro ripete la violenza sessuale. Poi la caricano in macchina e la riportano a casa come niente fosse. "Nessuno ha parlato nel tragitto del ritorno" ha dichiarato la giovane in lacrime alla Polizia.

"Mi sentivo in colpa io"

Allo stupro e alle violenze, però, si aggiunge un travaglio anche psicologico. Quello, molto ricorrente in questi casi, che sia la stessa vittima a sentirsi quasi colpevole. "Avrò fatto credere che...? Sarò stata forse provocante? Fraintesa?" e via con questi dubbi angoscianti. Tanto che la giovane tenta perfino di suicidarsi, non reggendo all'urto della vergogna. Poi finalmente la svolta, aiutata anche dalla confidenza fatta ad un amico che l'ha convinta a denunciare l'accaduto. La giovane è quindi andata alla Polizia ed ha raccontato tutto.  "Ma adesso, grazie alla mia famiglia e a un sostegno psicologico, sto meglio. Finalmente ho trovato la forza di raccontare quel che mi è successo". Anche  per convincere magari altre vittime di violenza a non tirarsi indietro: denunciare è la cosa più importante!

Gesto criminale e vigliacco

Adesso i due giovani risultano indagati. Facile immaginare la lunga trafila di udienze e testimonianze, con la giovane costretta a ripercorrere le varie fasi di quella terribile esperienza. Restano poche cose positive, fra cui certo l'aiuto del buon amico e le sue parole di conforto: "Tu sei stata vittima di un gesto criminale e vigliacco, ed è chi l’ha fatto l’unico responsabile". Nella speranza che simili episodi di violenza sessuale su una ragazza non si ripetano mai più.

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