Il fidanzato lo mette su whatsapp

Maestra d'asilo vittima di revenge porn ricattata e licenziata ingiustamente

La torbida vicenda in un Comune della provincia di Torino: nei guai anche una mamma e la dirigente scolastica

Maestra d'asilo vittima di revenge porn ricattata e licenziata ingiustamente
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Maestra d'asilo manda video hard e foto al fidanzato: ricattata e licenziata. Una vicenda intricata quella che vede protagonista questa giovane maestra d'asilo, che non va in alcun modo resa riconoscibile, insegnante in una struttura privata di un Comune della provincia.

Le foto e un video a luci rosse

E' stata ricattata prima e licenziata poi per alcune foto a luci rosse spedite al proprio fidanzato. Il quale, senza alcuno scrupolo, ha postato il tutto sul gruppo di whatsapp della sua squadra di calcetto. Ha in qualche modo... condiviso la fidanzata con i suoi amici e il materiale hard ha cominciato a girare. Finché è arrivato a un uomo che lo ha mostrato alla propria moglie. Da qui inizia la seconda parte della vicenda, perché la donna riconosce la maestra e pensa bene di ricattarla: "Altrimenti lo dico a tutti". Ma la maestra non si fa spaventare e denuncia il tutto. Le indagini sono coordinate dal pm Ruggero Crupi, ma quel punto la moglie del calciatore ha già contattato la dirigente scolastica. Che prende la questione di petto e licenzia la maestra.

Già risarcita in causa di lavoro

Terzo filone della storia del video hard della maestra, l'aspetto lavorativo e del licenziamento. Per questa fattispecie le parti (ovvero l'asilo presso cui lavorava e la stessa insegnante) hanno trovato un accordo transattivo. In pratica la maestra è stata risarcita in sede giudiziale perché il licenziamento è stato considerato ingiusto. Resta ora aperta la questione penale, però. Infatti la dirigente scolastica è stata denunciata per diffamazione poiché avrebbe spiegato in riunione, davanti ad altre persone (fra cui presumibilmente genitori e colleghi insegnanti) il motivo del licenziamento della giovane maestra. Anche l'altra donna coinvolta, la madre del bambino che ha riconosciuto la protagonista di foto e video, è sotto inchiesta per il ricatto che avrebbe perpetrato. Segue il filone penale l'avvocato Domenico Frangapane.

Servizi sociali per l'ex-fidanzato

In tutto questo, l'unico che ha già trovato una risposta (almeno legal-istituzionale) a quanto accaduto è proprio l'ex-fidanzato, dal quale si è innescata la torbida vicenda. L'uomo ha evitato il processo che avrebbe anche potuto rivelarsi devastante per le conseguenze a suo carico. Il giudice ha infatti stabilito che sia messo in prova ai Servizi sociali per 12 mesi. Un anno di lavoro, praticamente, in attività definite "socialmente utili" per otto ore la settimana senza pause di ferie o permessi. Al termine di questo periodo l'ente presso cui è stato assegnato comunicherà all'autorità giudiziaria se il percorso di recupero abbia avuto esito. In tal caso, gli verrà derubricato il reato, altrimenti dovrà andare a processo. I suoi avvocati hanno assicurato che "ha capito di aver sbagliato".

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