TORINO SUD

Trasporti, cittadini di Nichelino sul piede di guerra: "Le frequenze dei mezzi pubblici sono troppo basse"

Da oggi 1 ottobre scattano i rincari sui biglietti e sosta negli stalli blu

Trasporti, cittadini di Nichelino sul piede di guerra: "Le frequenze dei mezzi pubblici sono troppo basse"
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Cittadini sempre più sul piede di guerra per quanto riguarda il trasporto pubblico locale. Si perché ormai da diversi anni le frequenze dei mezzi sono dimezzate.

Le differenze con il passato

Nel 2010 i bus della linea 14 GTT (che collega Nichelino con Torino) passavano (da settembre a giugno) ad ogni fermata ogni 10 minuti, ogni 15 minuti (da giugno ad agosto) e solo ogni 20 minuti (nelle due settimane centrali di agosto). Mentre oggi (2023) la frequenza, nel periodo scolastico (settembre-giugno), varia tra i 20 e i 25/30 minuti.

Un calo significativo che si somma ai tanti problemi creati, ad esempio, dalla vetustità di molti mezzi (alcuni non ancora sostituiti) che spesso si rompono o che rimangono bloccati nel traffico (o per la malasosta) tra le due città.

Una signora al nostro giornale:

"Molto spesso capita che esco dal lavoro alle 18 e arrivo alle 20 a casa perchè saltano le corse. E' normale? Può capitare una volta ma questa situazione dura da anni. Chi lavora come me in centro, non può bruciarsi due ore del proprio tempo per arrivare in periferia. Inoltre, ultimamente mettono mezzi più piccoli e non gli autosnodati che potrebbero ospitare molte più persone.

Risultato: le persone spesso fanno pure difficoltà ad entrare nei mezzi e chi riesce a salire rimane schiacciato. Se davvero si vuole ridurre il numero di auto e l'inquinamento, bisogna incentivare e investire nel trasporto pubblico. Non basta cambiare i mezzi. Bisogna aumentare soprattutto i passaggi alle fermate".

Aumento dei biglietti e della sosta nelle strisce blu

Da oggi 1 ottobre 2023, come vi abbiamo raccontato, scattano i rincari per i biglietti e la sosta nelle strisce blu a Torino. Una bella batosta per gli utenti che oggi devono fare i conti già con i rincari di luce e gas ma anche dei beni di prima necessità.

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