Omicidio suicidio

Stermina la famiglia a Carignano: spara a moglie, gemellini e cane nel giorno in cui lei doveva andar via di casa per sempre

Prima di entrare in azione e sterminare la sua famiglia, Accastello ha telefonato a suo fratello che vive vicino a Cuneo. "Volevo salutarti perché non ci vedremo più".

Stermina la famiglia a Carignano: spara a moglie, gemellini e cane nel giorno in cui lei doveva andar via di casa per sempre
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Emergono nuovi sviluppi nella tragedia di Carignano, a Sud della Città metropolitana di Torino. Questa mattina (lunedì 9 novemre 2020), attorno alle 5.30. Un 40enne ha sparato alla moglie, ai loro due gemellini e anche al cane, prima di rivolgere l'arma su di sè per farla finita. Uno dei bimbi è spirato in ospedale, la sorellina è gravissima.

Spara a moglie, ai gemellini e al cane

Il dramma è avvenuto all'interno di una villetta privata in una zona di campagna. Il proprietario, Alberto Accastello, 40enne ha esploso alcuni colpi d'arma da fuoco con una pistola legalmente detenuta, all'indirizzo della moglie, dei due figlioletti e del cane. Poi si è sparato alla testa, ma non è morto subito. Quando sono arrivati i soccorsi era ancora vivo, ma è spirato poco dopo. La povera donna è stata invece rinvenuta cadavere dai Carabinieri che, allertati dai vicini, hanno sfondato la porta, mentre i due figli, due gemellini, sono stati trasportati d'urgenza all'ospedale Regina Margherita del capoluogo piemontese in gravissime condizioni.

Omicidio suicidio a Carignano

L'assassino, nonostante la pronta assistenza medica del 118, è morto dopo poco. Uno dei due figlioletti, Alessandro, colpito dai colpi sparati dal padre omicida suicida, è deceduto all'ospedale di Torino. Rimane gravissima la sorellina, Aurora, che i medici definiscono "in condizioni disperate". La piccolina, oltre alle ferite dei proiettili, avrebbe anche un trauma cranico a complicare la situazione. Sul posto per i rilievi scientifici i militari, che stanno indagando sui motivi del raptus omicida. Intanto emergono nuovi dettagli, vieppiù inquietanti, su questa tragedia.

L'ultima telefonata al fratello

Prima di entrare in azione e sterminare la sua famiglia, Accastello ha telefonato a suo fratello che vive vicino a Cuneo. "Volevo salutarti perché non ci vedremo più" gli avrebbe detto. Poi ha riagganciato. Questa scioccante chiamata ha scatenato subito la reazione del suo consanguineo, che ha immediatamente telefonato al 112 per lanciare l'allarme. Ecco perché sul posto sono arrivati alla svelta Forze dell'Ordine e autoambulanze. Ma ormai la tragedia si era compiuta. Secondo alcune testimonianze, pare che Accastello lavorasse in un'azienda agricola delle vicinanze. "Era un gran lavoratore" ha raccontato una conoscente ai giornalisti.

I recenti problemi coniugali

Pare comunque che ultimamente fra lui e la moglie fossero sorti dei problemi coniugali, ma nulla che facesse pensare a un epilogo simile. Forse lei aveva iniziato a parlare di separazione, forse i dissidi erano divenuti più frequenti, certo sembra impossibile accettare che una semplice situazione di disaccordo coniugale o di possibile separazione possa portare a tragedie simili. Sempre stando al racconto di alcuni conoscenti, sembra che l'assassino fosse sconvolto da questa possibilità: aveva riposto tutte le speranze della propria vita in quella realtà familiare, nella villetta che stavano finendo di costruire, in quel suo tran-tran da padre di famiglia. L'idea di perdere tutto ciò avrebbe quindi stravolto ogni certezza. Fino a farlo letteralmente impazzire. Quindi, molto probabilmente, la decisione di farla finita. Non solo suicidandosi, però, bensì portando via con sé anche tutti gli affetti che rappresentavano la sua esistenza.

Un giorno non casuale

Alberto Accastello ha scelto un giorno simbolico per il suo piano: oggi sua moglie avrebbe lasciato la loro casa di Carignano per sempre. I colleghi della Cereal Ceretto hanno raccontato che venerdì aveva preso mezza giornata per consegnare le carte della separazione. Anche loro sapevano che la coppia era in crisi, ma nessuno immaginava quello che sarebbe successo. E così anche in borgata dove però persino il sindaco Giorgio Albertino si era accorto che l'uomo stata scivolando in una depressione sempre più forte. E la moglie Barbara? Secondo i vicini la donna fino a ieri sera era tranquilla, quasi gioiosa.

 

Una strage familiare che ne ricorda un'altra

La strage familiare di Carignano ne ricorda da vicino un'altra, avvenuta quest'estate, che aveva sconvolto le cronache dell'epoca. Anche allora un padre impazzito, Mario Bressi di 45 anni, di Gessate (Mi) aveva ucciso i due figli gemelli Elena e Diego, mentre si trovavano in vacanza in montagna vicino a Lecco. Anche allora il difficile rapporto coniugale aveva fatto perdere la testa al papà trasformandolo in assassino. Quella volta, però, la moglie non era presente. Anzi, a trovare i bimbi era stata proprio lei, la madre, avvertita con un messaggio shock dal marito: "Non li rivedrai mai più". Allora come oggi, la sensazione che a scatenare la follia omicida sia il vedersi crollare addosso un mondo per così dire "ristretto" alla dimensione familiare: l'ipotesi di una possibile separazione avrebbe innescato queste tremende conseguenze.

IL FILMATO DAL LUOGO DELLA STRAGE:

Il video della tragedia a Carignano: spara alla moglie, ai due gemellini e al cane

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