TORINO OVEST

Sabato 23 settembre si terrà in piazza Castello il funerale di Gianni Vattimo

La camera ardente è stata allestita nell'aula magna del Rettorato dell'Università situata in via Po

Sabato 23 settembre si terrà in piazza Castello il funerale di Gianni Vattimo
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Si è spento all'età di 87 anni Gianteresio detto Gianni, Vattimo, noto filosofo e politico, accademico torinese di grande fama internazionale. Da giorni era ricoverato all'ospedale di Rivoli, in gravi condizioni di salute.

Ad annunciare la morte è stato, sui social, il suo assistente Simone Caminada, compagno del filosofo negli ultimi anni di vita, condannato in primo grado nel febbraio scorso a due anni di reclusione (pena sospesa) per circonvenzione di incapace.

La vita e la carriera

Nato a Torino il 4 gennaio 1936 come è stato allievo di Luigi Pareyson. E' stato padre del pensiero debole e ha ricoperto la carica europarlamentare dal 1999 al 2014, prima nei Democratici di sinistra nel 1999 e poi con l'Italia dei Valori di Di Pietro nel 2009.

Nell'età giovanile ha militato nell’Azione Cattolica. Si definiva non a caso "omosessuale e cristiano" ed è stato considerato da tante persone come un precursore delle tematiche lgbtq.

Nel tempo si è impegnato molto e ha contribuito alla divulgazione della filosofia conducendo programmi televisivi per la Rai con gli amici Furio Colombo e Umberto Eco. Non solo: ha anche collaborato con il quotidiano torinese "La Stampa". E' stato editorialista di quest'ultimo ma altresì de "La Repubblica" e per il settimanale "L'Espresso".

Nel 1964 è diventato docente nell'Università di Torino, prima come professore di estetica, poi (dal 1982) come professore di filosofia teoretica.

Le sue opere

Essere, storia e linguaggio in Heidegger (1963), Poesia e ontologia (1967), Schleiermacher filosofo dell'interpretazione (1968), Il soggetto e la maschera (1974), monografia su Nietzsche, Le avventure della differenza (1980), Al di là del soggetto (1981), Il pensiero debole del 1983.

Le parole del compagno Simone sui social:

"Mia madre come ogni sera gli ha detto “ci vediamo domani Gianni” e lui ha avuto la forza col dito di indicare “no”. Io gli ho assicurato che stava lasciandoci nell’amore del suo grande popolo. Sul suo profilo ho scritto ciò che lui tempo fa mi chiese di scrivere nel caso estremo e in fondo è tutto dentro la sua grande autoironia. Grazie a tutti. Ciao prof."

L'ex sindaco di Torino, Piero Fassino, appena ha saluto della sua morte, ha fatto sapere sempre sui social:

"Addio a #GianniVattimo il più riconosciuto filosofo del pensiero debole e della postmodernità. Uomo controcorrente a una ricca produzione intellettuale ha unito impegno politico nella sinistra e in ogni battaglia di libertà. Dolore e nostalgia per un amico di molte stagioni comuni".

La camera ardente e i funerali

Nella giornata di sabato 23 settembre, al mattino, alle 10 in piazza Castello nella Real chiesa di San Lorenzo, si terranno le esequie. A presiedere il funerale il rettore Don Giovanni Ferretti, anche lui filosofo e amico di Vattimo.

La camera ardente è stata allestita nell'aula magna del Rettorato dell'Università situata in via Po, luogo simbolo in cui il filosofo, il 14 ottobre del 2008 tenne la sua ultima lezione, prima della meritata pensione. Si potrà dare un saluto sia oggi che domani dalle 10.30 alle 18.

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