La Città Metropolitana contro gli insediamenti

Rifiuti nucleari: "Perché i nostri Comuni non sono idonei"

L'ente, in aiuto dei piccoli Comuni, mette a disposizione i propri tecnici per la redazione di osservazioni e contro-indicazioni da inviare al Ministero.

Rifiuti nucleari: "Perché i nostri Comuni non sono idonei"
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Rifiuti nucleari, la Città Metropolitana di Torino si è messa all'opera per contrastare l'insediamento sul territorio piemontese. Lo avevamo già anticipato dopo il resoconto sull'incontro online con i parlamentari piemontesi. Ora i tecnici si sono messi all'opera per stilare le osservazioni da inviare al Ministero e alla società Sogin. Lo scopo: evitare che le scorie nucleari vengano stoccate nei territori piemontesi che non le vogliono.

Al fianco dei Comuni

Siccome molti dei Comuni interessati sono di piccole dimensioni, e magari non hanno sufficiente personale da dedicare a un lavoro di stesura e redazione così complesso (ed anche doverosamente cavilloso per certi versi) la Città Metropolitana si è resa disponibile a "prestare" la propria professionalità alle Amministrazioni comunali interessate. Per la Città Metropolitana di Torino la settimana era iniziata con la riunione tra i parlamentari piemontesi e i sindaci potenzialmente interessati all'ubicazione in Piemonte del sito per il deposito nazionale unico di scorie radioattive. Ora c'è l’avvio del lavoro del gruppo di tecnici dell’Ente, che affiancheranno i Comuni per la presentazione delle osservazioni alla Carta delle 67 aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito di rifiuti nucleari.

Il vicesindaco in prima  fila

Il vicesindaco metropolitano Marco Marocco ha dichiarato:

"Per esaminare nel dettaglio la documentazione pubblicata dalla società Sogin nel suo sito Internet abbiamo richiesto un accesso agli atti, che dovrebbe consentire ai nostri tecnici di proporre osservazioni basate su dati di fatto, che dimostrino la non idoneità del sito di Carmagnola e di quello di Mazzè ad ospitare il deposito. Nella riunione di lunedì e già in un precedente incontro con i sindaci il nostro Ente ha preso un impegno ben preciso: supportare le amministrazioni locali con la messa in campo delle professionalità presenti al nostro interno per valutare i punti deboli della documentazione prodotta da Sogin., Lo scopo è elaborare nel minor tempo possibile osservazioni plausibili e fondate. Stare concretamente dalla parte dei territori e di chi li amministra è per noi un dovere istituzionale”.

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