Pusher preciso come un "orologio svizzero" tradito dalle sue stesse abitudini
Lo aspettavano tutti in stazione: i clienti e anche i poliziotti.
Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Torino erano da un po’ sulle tracce del pusher senegalese che, arrivando in treno da fuori Torino, scendeva quasi tutte le mattine alla stazione ferroviaria Torino – Stura per incontrare i suoi clienti.
Preciso come un orologio svizzero
L’abitudine era tale che alcuni di loro non avevano nemmeno bisogno di contattarlo telefonicamente. Lui, 30 anni, in Italia senza fissa dimora e senza un lavoro, era infatti regolare come un orologio svizzero quando si trattava dei suoi affari. Lo scorso venerdì mattina alcuni poliziotti della sezione Falchi della Squadra Mobile di Torino si sono fatti trovare al binario 9 e lo hanno visto scendere da un treno proveniente dalla provincia di Cuneo mentre un gruppo di circa 15 persone lo attendeva sulla banchina.
La tentata fuga
L’uomo si è spostato nel sottopasso per dare meno nell’occhio, seguito dai suoi clienti, e qui però è stato colto in flagrante. Intuito che ci fosse anche un poliziotto nascosto poco distante, il cittadino senegalese ha tentato la fuga, ma la polizia è intervenuta con una manovra a tenaglia, bloccandolo, proprio mente cercava di disfarsi di un fazzoletto contenente diversi involucri di colore giallo e nero. Gli ovuli di cui ha tentato di disfarsi erano 78, contenenti circa 9 grammi di eroina e 4 di cocaina; ne aveva già venduti molti, visto che nelle sue tasche sono stati rinvenuti 240 €, frutto delle vendite effettuate pochi istanti prima. Il pendolare dello spaccio, che risulta avere un bel po' di precedenti specifici, è stato così arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti.
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