Corso Vigevano

"Protettore" nigeriano arrestato per tentato omicidio

Sfiorata la tragedia in pieno giorno: il malcapitato era a terra con numerose ferite sanguinolente al collo e in testa.

"Protettore" nigeriano arrestato per tentato omicidio
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"Protettore" nigeriano, nel senso di sfruttatore della prostituzione, arrestato per tentato omicidio nei confronti di un connazionale. L'aggressione, che sarebbe sfociata quasi sicuramente in tragedia, è stata interrotta solo dal provvidenziale quanto tempestivo intervento di una pattuglia della Polizia di Stato.

Il fattaccio ha un "prologo"

Il fattaccio di cronaca ha però un prologo, con protagonisti gli stessi soggetti: sabato si era consumata una rapina ai danni dell'aggredito, ad opera di tre connazionali. Il derubato si era recato dalla Polizia per denunciare l'accaduto e gli agenti si erano messi sulle tracce dei delinquenti per procedere contro di loro. A questo punto è scattato il progetto di vendetta con quanto ne consegue. Gli agenti del Commissariato Dora Vanchiglia hanno quindi arrestato per tentato omicidio questo immigrato nigeriano di 31 anni. I poliziotti, poco dopo le 17.30, sono intervenuti in Corso Vigevano (angolo via Giaveno) per la segnalazione di una rissa in diretta. Al loro arrivo, gli agenti hanno chiaramente visto il 31enne accanirsi contro un suo connazionale a terra, che veniva colpito ripetutamente al collo e alla testa con un affilatissimo collo di bottiglia. L'intento sembrava chiaro: non intimidire, non semplicemente "dare una lezione", ma addirittura uccidere. Così, in un lago di sangue, i poliziotti si sono lanciati sull’aggressore il quale tentava di disfarsi del coccio lanciandolo a distanza.

Sangue a fiotti da tamponare

In attesa dell’arrivo del personale medico, gli agenti hanno prestato i primi soccorsi alla vittima tamponando le diverse ferite da cui zampillava sangue. Una scena da film che molti astanti non dimenticheranno tanto facilmente. Trasportato in ospedale, per le plurime lesioni il ferito è stato giudicato guaribile in 60 giorni. Dalle informazioni raccolte dagli agenti, è emersa la verità: la vittima alcuni giorni fa era stata aggredita a scopo di rapina da tre africani. Ieri pomeriggio, il malcapitato incontrava nuovamente i tre balordi in Corso Vigevano. Uno di questi, l'arrestato, prima ha chiesto spiegazioni sulla denuncia che la vittima aveva sporto per la rapina e poi lo ha aggredito senz'altro aggiungere, brandendo il collo di bottiglia come un'arma. Al pestaggio partecipavano anche gli altri due che però sono riusciti a scappare all'arrivo della Polizia. A seguito di ulteriori accertamenti è emerso che l’arrestato, con piccoli precedenti penali, era anche destinatario di un ordine di cattura per una pena di 15 mesi per tratta e sfruttamento della prostituzione.

In pratica quello che un tempo si definiva "pappone" o protettore di prostitute ma che in realtà ne è lo sfruttatore. Ora dovrà anche rispondere di tentato omicidio questo... protettore 31enne nigeriano.

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