Protagonista nella difficile trattativa

Pescatori liberati in Libia: avvocato di Torino sugli scudi

Carola Matta ha aiutato le autorità nella difficile trattativa dei pescatori imprigionati in Libia; la soddisfazione del premier Conte.

Pescatori liberati in Libia: avvocato di Torino sugli scudi
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Un avvocato di Torino dietro la liberazione dei pescatori imprigionati in Libia. E' anche grazie all'avvocato Carola Matta se i pescatori di Mazara del Vallo potranno tornare a casa dopo ben 108 giorni di detenzione nelle carceri libiche.

La Libia usa le maniere forti

La notizia è rimbalzata sul circuito mediatico nei giorni scorsi: 18 pescatori italiani erano stati fermati e arrestati dalle autorità libiche per il presunto sconfinamento delle acque territoriali. Una vicenda, questa dei confini marittimi entro i quali poter pescare, che va avanti da decenni. La Libia imputa spesso ai pescherecci italiani sconfinamenti e interviene senza indugio con le maniere forti, sequestrando le imbarcazioni e incarcerando i pescatori. Senza troppi fronzoli, senza troppe quisquilie, senza che nessuno protesti più di tanto. Stavolta però, forse visto anche il lunghissimo periodo di detenzione, la notizia era diventata virale.

Una vittoria della diplomazia

Finalmente adesso, dopo vari tentativi della diplomazia, la vicenda si è conclusa positivamente. Sono usciti dal porto di Bengasi i due pescherecci della flotta di Mazara del Vallo 'Medinea' e 'Antartide' con 18 uomini di equipaggio, liberati dal Governo del generale libico Haftar. Un ottimo risultato ottenuto dal Ministero degli Esteri e dal Governo italiano. Una risoluzione della querelle che si deve anche (almeno in parte) a Carola Matta, avvocato di Torino che ha aiutato nella liberazione dei pescatori in Libia. Il ritardo nella partenza è stato causato dalla necessità di ricaricare le batterie delle imbarcazioni rimaste ferme. I nostri pescatori sono quindi liberi. Fra poche ore potranno riabbracciare le proprie famiglie e i propri cari. L'arrivo è previsto domenica 20 dicembre 2020.

Le parole dell'avvocato Carola Matta

La torinese Carola Matta ha ricevuto l'incarico dall'armatore di Mazzara del Vallo in quanto legale dell'Associazione nazionale pescatori. Una causa affrontata presso il tribunale militare che ha per la professionista comportato anche un trasferimento di quindici giorni a Roma, prima del rilascio del visto per la Libia.

"Sono accusati  di pesca non autorizzata, ma continuano a sostenere di non aver sconfinato in acque territoriali libiche. Voglio ringraziare i tanti pescatori italiani che hanno contribuito volontariamente alle spese legali, mettendo personalmente mano al portafogli e anche l'onorevole leghista Lorenzo Viviani, anch'egli pescatore, che si è molto impegnato per questa causa".

I tweet delle nostre autorità

Grazie all'Aise (la nostra intelligence esterna) e a tutto il corpo diplomatico che hanno lavorato per riportarli a casa, si è quindi conclusa positivamente questa spinosa vicenda internazionale. Il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio hanno subito postato su twitter la loro soddisfazione:

"Un abbraccio a tutta la comunità di Mazara del Vallo. Il Governo continua a sostenere con fermezza il processo di stabilizzazione della Libia. È ciò che abbiamo ribadito oggi stesso ad Haftar, durante il nostro colloquio a Bengasi".

La speranza è che, per il prossimo futuro, esperienze simili non debbano più essere vissute dai nostri pescatori, che si guadagnano duramente da vivere rischiando persino (in questi casi) il carcere.

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