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Nayyab in rianimazione alle Molinette: si era buttata nel Po per aiutare un cuginetto in difficoltà

Un'intera famiglia prega in silenzio per Nayyab: è la loro ragazza d'oro, il loro orgoglio. Ha appena conseguito la maturità e a breve andrà all'Università

Nayyab in rianimazione alle Molinette: si era buttata nel Po per aiutare un cuginetto in difficoltà
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I famigliari di Nayyab pregano in silenzio davanti alla porta della sua camera nel reparto di rianimazione alle Molinette. Sono unitissimi e pieni di speranza. Nayyab è la loro ragazza d'oro, il loro orgoglio. Ha appena conseguito la maturità e a breve andrà all'Università. Ha ancora tanto da fare e da vivere.

Trascinata dalla corrente mentre cercava di aiutare il cuginetto

La giovane, 19 anni originaria del Pakistan, sabato 22 luglio 2023, è entrata nelle acque del Po a Carmagnola, nonostante non sapesse nuotare, per aiutare il cuginetto di 12 anni. Il ragazzino si era ferito al piede mentre stava nuotando e sembrava in grave difficoltà.

Nayyab e la cugina coetanea Shumala si sono buttate, senza pensarci un momento. Negli anni quel tratto di fiume davanti alla spiaggia di Salsasio è diventato un punto di ritrovo per pic nic e bagni di sole, le acque  - così invitanti soprattutto nei giorni di caldo torrido - sono però alte e pericolose, i fondali scoscesi.

Le due ragazze erano consce dei pericoli, i cartelli che segnalano i rischi non mancano, ma forse hanno pensato che in quel tratto l'acqua era abbastanza bassa e sarebbero riuscite ad uscire senza difficoltà, non avevano però considerato la forte corrente unita forse anche la pesantezza dei loro vestiti bagnati (le giovani hanno tenuto pantaloni e maglietta per motivi religiosi).

Salvate da un bagnante

Se in quel momento non fosse intervenuto Michele, un torinese di 61 anni, probabilmente i tre non ce l'avrebbero fatta. Nayyab dopo essere stata portata a riva si è però sentita male e il suo cuore si è fermato per alcuni lunghissimi minuti prima che i soccorritori del 118, arrivati a Carmagnola assieme ai carabinieri, riuscissero a far ripartire il battito.

Ora la giovane è stabile, ma ancora grave. A pregare per lei, dietro la porta c'è anche Shumala, che presto farà il test di ammissione alla facoltà di Medicina. Lei sta bene, ma è sotto shock. A darle forza c'è il fratello maggiore giunto a Torino da Bolzano. Come spesso accade, chi parte da lontano, in questo caso da una cittadina al confine con l'India, una volta arrivato a destinazione non è veramente arrivato, e deve partire ancora, di città in città, alla ricerca di condizioni migliori, di un futuro in cui sperare.

Ora però, c'è solo una cosa in cui sperare ed è che Nyyab apra gli occhi il prima possibile.

Immagine di copertina: Simone Casale, via gmaps

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