Non solo infermieri: Nursing Up chiede un nuovo bando alla Regione
Sono fondamentali, ognuno nel proprio ruolo, per il corretto funzionamento della nostra sanità.
Dopo che la Regione ha provveduto a lanciare il bando per l’assunzione di infermieri con contratto a tempo determinato, della durata di 36 mesi, la richiesta è ora quella di lanciare un bando identico con la stessa durata di contratto anche per tutte le altre professioni della sanità e per gli operatori socio sanitari.
Stesso bando anche per gli Oss e le altre professioni della sanità
Il Nursing Up, sindacato degli Infermieri e delle professioni sanitarie, esorta dunque la Regione a redigere nel minor tempo possibile un bando per l’assunzione, sempre per almeno 36 mesi, di tutte le figure delle professioni sanitarie e degli Oss necessari a completare le enormi esigenze di organico delle strutture sanitarie piemontesi.
Fondamentali quanto gli infermieri
Si tratta di figure fondamentali come ostetriche, tecnici di laboratorio e infermieri pediatrici: la loro mancanza è la causa di un'offerta di cura al cittadino praticamente insufficiente come spiega Claudio Delli Carri, Segretario Regionale del Piemonte del Nursing Up
Dopo mesi di battaglie siamo finalmente riusciti a far comprendere che le fondamentali assunzioni di infermieri vanno fatte per almeno 36 mesi, e la Regione ha da qualche giorno lanciato il bando. Ora è necessario compiere il passo successivo, per stabilizzare il sistema sanitario della nostra regione, assumendo in numero adeguato nuove unità negli ambiti di tutte le professioni sanitarie e di operatori socio sanitari, fondamentali ognuno nel proprio ruolo, come gli infermieri, per il corretto funzionamento della nostra sanità. Parliamo di tecnici di radiologia, di tecnici di laboratorio, di ostetriche, di infermieri pediatrici, insomma tutte quelle figure che contribuiscono a creare una corretta offerta risposta di cura al cittadino e che oggi scarseggiano in modo evidente, con il rischio che il sistema sanitario perennemente in uno stato di crisi. Al pari degli infermieri anche per queste nuove forze da integrare nella sanità piemontese, vanno redatti contratti di almeno 36 mesi, in modo da creare quella stabilità nel sistema, coprendo turni e mansioni, che potrà aumentare la capacità di risposta all’attuale grande crisi dovuta alla pandemia, ma allo stesso tempo potrà gettare le basi per un dopo che possa riportare la sanità piemontese all’eccellenza che gli spetta.
Ci aspettiamo dunque che la Regione compia anche questo importante, fondamentale, passo. E che lo faccia con velocità e concretezza. Si tratta della stessa velocità che chiediamo sia utilizzata per convocare senza attendere oltre i sindacati firmatari di contratto a una trattativa per ridiscutere le cifre di retribuzione delle prestazioni aggiuntive che molte aziende sanitarie stanno già utilizzando, e che oggi vengono pagate a tariffe irrisorie, vecchie di vent’anni, non più accettabili.
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