Medici no vax rinunciano alla richiesta di sospensiva del ricorso contro l'obbligo vaccinale
Di Perri: "Crediamo sia giusto prima che si proceda con le sanzioni, cercare un dialogo con questi colleghi. I casi sono in aumento, ma soprattutto tra i non vaccinati".
Circa 600 sanitari no vax che lavorano negli ospedali piemontesi, hanno disertato l'incontro con l'Unità di crisi della Regione Piemonte nella giornata di ieri, organizzato all'Ordine di Torino e dal Dirmei.
Sul palco c'erano il commissario dell'Unità di crisi Antonio Rinaudo, il direttore della Scuola di specializzazione in Malattie infettive dell'Università, Giovanni Di Perri, il presidente dell'Ordine dei Medici e Odontoiatri di Torino, Guido Giustetto.
Rinunciato alla richiesta di sospensiva TAR
I medici e infermieri hanno, dunque, rinunciato alla richiesta di sospensiva del ricorso contro l'obbligo vaccinale, chiedendo di fissare il giudizio di merito. L'udienza, è stata fissata al 22 febbraio 2022. In quella data, però, il decreto legge appellato potrebbe (il condizionale è d'obbligo) avere esaurito i propri effetti, visto che è prevista la scadenza per il prossimo 31 dicembre 2021.
Cosa rischiano i sanitari
Le parole del medico Di Perri
Intanto all'incontro di ieri, il medico Giovanni Di Perri, da sempre in prima linea contro la pandemia avverte:
"Crediamo sia giusto prima che si proceda con le sanzioni, cercare un dialogo con questi colleghi, provando a discutere insieme le ragioni per cui vaccinarsi e i motivi del loro rifiuto. I casi sono in aumento, ma soprattutto tra i non vaccinati".