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Limitare il traffico di Piazza Vittorio: la soluzione ai commercianti torinesi non va giù

Qualsiasi forma di blocco della viabilità viene sentita come una possibile minaccia da un settore già fortemente indebolito che invece punterebbe alla riqualificazione.

Limitare il traffico di Piazza Vittorio: la soluzione ai commercianti torinesi non va giù
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Questa mattina, 22 ottobre 2020, si è svolta una riunione tra le associazioni di categoria, gli operatori della zona, il prefetto Claudio Palomba, la soprintendente Luisa Papotti e l’assessore comunale alla Viabilità, Maria Lapietra per parlare del progetto di ZTL Vittorio.

Il progetto che non piace

Il piano, giudicato troppo drastico dai commercianti torinesi,  prevede telecamere in ingresso e in uscita dalla piazza, da corso San Maurizio fino al ponte di piazza Gran Madre fino a corso Cairoli.
Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Torino, ben consapevole del problema della sosta selvaggia, è convinta che la soluzione non possa essere bloccare un pezzo di centro al traffico causando una serie di danni collaterali ai cittadini e ai negozianti. Per Roberto Bettonte, presidente di piazza Vittorio e vicepresidente Fiepet-Confesercenti i dati relativi al flusso di traffico non segnalerebbero una situazione così critica, anzi il problema riguarderebbe una ventina di weekend al massimo in tutto l'anno, inoltre esisterebbero già norme e limitazioni per i non residenti, che però non vengono fatte rispettare in maniera adeguata.

Il punto sembra un altro

Quello che è stato chiesto oggi non è limitare il traffico, ma riguarda più che altro una riqualificazione della piazza con il rifacimento di paletti, superfici, porfido e panchine. Intanto, in un clima di insoddisfazione generale, bisognerà aspettare una quindicina di giorni per un'altra riunione sul futuro della piazza più amata dai Torinesi.

 

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