TORINO SUD

Lear Grugliasco: sono circa 25 le famiglie tra Nichelino e Moncalieri, che rischiano di rimanere senza stipendio

La scorsa settimana una delegazione di lavoratori si è recata in bus al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, per discutere della crisi aziendale che però non ha dato gli esiti sperati

Lear Grugliasco: sono circa 25 le famiglie tra Nichelino e Moncalieri, che rischiano di rimanere senza stipendio
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Sono circa 25 le famiglie tra Nichelino e Moncalieri, che rischiano di rimanere senza stipendio qualora la Lear di Grugliasco chiudesse a tutti gli effetti i battenti.

L'azienda storica (legata da un rapporto di monocommittenza con Stellantis) produce da oltre cinquant'anni apparecchiature elettrotecniche, trasformatori e induttori. Lo stabilimento di della multinazionale americana, oggi lavora solo per la vicina Maserati, dopo aver perso la commessa per i sedili per la 500 elettrica.

A rischio 400 posti di lavoro

Come vi avevamo raccontato nelle scorse settimane, sono 400 i lavoratori impegnati nell'azienda grugliaschese su cui ora pende l'incertezza. La questione è stata trattata, due giorni fa, il 30 novembre 2023, nel seduta del Consiglio comunale di Nichelino in cui è stato discusso un ordine del giorno.

Confermati 260 esuberi alla Lear di Grugliasco

La scorsa settimana una delegazione di lavoratori si è recata in bus al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, per discutere della crisi aziendale che però non ha dato gli esiti sperati. 

Lavoratori della Lear in sciopero con assemblea permanente e presidio davanti agli ingressi

Il prossimo 5 dicembre Fim, Fiom e UIlm incontreranno l'azienda a Torino mentre, nel nuovo anno, precisamente l'11 gennaio è in agenda un nuovo appuntamento al Mimit.

La Consigliera M5s Piemonte, Sarah Disabato: 

"TE Connectivity, Lear, Fir Fulda. Storie di centinaia di lavoratori e lavoratrici che lottano per non perdere il proprio posto di lavoro e i propri diritti.
Mi chiedo se fosse questo il #Piemonte con “un’altra velocità” annunciato da Cirio nel 2019. Intanto ieri il Presidente non c’era di fronte ai cancelli di queste realtà industriali, come non c’era nessuno della sua maggioranza.
Eppure la lotta per la tutela del lavoro dovrebbe toccare tutti gli schieramenti politici, nessuno escluso. Una presenza che non si traduce con delle promesse, ma con un impegno forte e preciso ai tavoli di crisi in Regione o al Ministero per sollecitare le imprese sulla loro responsabilità sociale.
Martedì, dopo aver ricevuto le rappresentanze sindacali, è stato approvato all’unanimità un nostro atto di indirizzo in Consiglio regionale del Piemonte per richiamare l’attenzione della Giunta sul caso della TE Connectivity di #Collegno, mentre la settimana prima abbiamo interrogato l’Assessore sui prossimi passi da compiere per tutelare chi lavora presso lo stabilimento Lear di #Grugliasco.
Tutto questo però non basta, la politica deve unire le forze e far sentire la voce di un territorio che non vuole più vedere capannoni vuoti e abbandonati.
Non siamo propensi ad accettare alcun “piano b” per il futuro di queste realtà produttive. Non dimentichiamo la vicenda #Embraco e il dramma vissuto dai lavoratori e dalle lavoratrici. I numeri della ricollocazione sono desolanti, solo il 4% di contratti a tempo indeterminato, il resto è disoccupazione o precariato. Non è questo il futuro che vogliamo per la nostra Regione".

 

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