La mobilitazione social per Mauro Glorioso, lo studente di medicina colpito dalla bici elettrica
Rimbalza da un profilo all'altro il tragico racconto di chi era con Mauro quella notte, la richiesta è sempre la stessa: andare dai carabinieri anche per il più piccolo dei dettagli
Continua la ricerca disperata di testimoni che abbiano visto qualcosa venerdì notte quando lo studente di medicina, Mauro Glorioso, è stato colpito in testa dal lancio di una bicicletta elettrica.
La mobilitazione sui social
All'appello dei carabinieri che esortano a chiamare il 112 per qualsiasi dettaglio su questa terribile vicenda si aggiunge il tam tam sui social. Da un profilo all'altro rimbalza un lungo post in cui si descrivono i terribili momenti vissuti da chi quel maledetto venerdì c'era, ma non ha potuto fare nulla.
E' la testimonianza di un amico di Mauro che accanto a lui in fila per entrare al The Beach è stato colpito solo di striscio dalla bici, il ragazzo scrive alla madre intorno alle 2:20, senza immaginare che il suo messaggio diventerà un post virale condiviso da migliaia di persone sui social:
MAX ATTENZIONE
Post di un' amica (Torino)Ricevere la telefonata di mio figlio alle 2:20 "mamma siamo tutti al CTO perché eravamo in coda in un locale ai murazzi e un tipo ha deciso di lanciare sulla folla una bicicletta elettrica...io mi sono spostato in tempo ma ha preso Mauro.Tanto sangue dalla testa i suoi occhi girati all'insù e l’ambulanza ci ha impiegato 20 minuti ad arrivare...Mauro è stato tutta la notte in sala operatoria neurochirurgica: la commozione cerebrale comprimeva il midollo e non muoveva più le gambe e le braccia, nessuno sa se avrà delle lesioni cerebrali.Mauro è di Palermo ma studia a Torino Abbiamo chiamato sua mamma"T'immagini quella mamma che riceve una telefonata in piena notte che dice - corri qui a Torino, tuo figlio ha avuto un incidente -Cresci un figlio, un bravo figlio che studia medicina... è al quinto anno, un figlio che in sessione esami si concede una serata di svago con i compagni.Poi arriva un mostro e lo ritrovi intubato nella terapia intensiva di un ospedale...CHIUNQUE SI TROVAVA INTORNO ALL’UNA DI NOTTE DEL 21 GENNAIO ZONA MURAZZI Torino, SOPRA IL THE BEACH E HA VISTO QUALCUNO LANCIARE UNA BICICLETTA ELETTRICA È PREGATO DI RECARSI DAI CARABINIERI A DENUNCIARE ANCHE IN FORMA ANONIMA QUALSIASI DETTAGLIO.Condividete questo post.
I post in cui si fa appello alla coscienza di chi c'era e potrebbe aver visto qualcosa sono davvero molti:
A Torino, un paio di giorni fa, un ragazzo di 23 anni - Mauro Glorioso - stava aspettando di entrare in discoteca ai Murazzi, lungo il Po. Un criminale, un deficiente, una defecazione meno che umana, ha lanciato una bicicletta elettrica, pesantissima, dal cornicione e questa è piombata direttamente in testa allo studente originario di Palermo all'ultimo anno di medicina. Adesso è in coma farmacologico, ma già quando l'hanno trasferito in ospedale non sentiva più gli arti. Chiunque sappia, abbia visto, possa indicare qualcosa agli inquirenti cerchi di avere il coraggio, la decenza, l'umanità, di contattare le forze dell'ordine.
Un ragazzo è stato colpito da una bicicletta lanciata ai Murazzi a Torino
Riuscite ad immaginare lo spavento e il dolore dei genitori avvisati nel cuore della notte
per il figlio grave in ospedale per il lancio di una bici? Un appello importante...chi ha visto
faccia denuncia anche in forma anonima ma faccia denuncia. Un ragazzo è grave
Fate girare per favore
Ma accanto alla mobilitazione per trovare gli autori del gesto folle, i social raccolgono anche le preoccupazioni e la rabbia dei torinesi riguardo la movida incontrollata:
“Questa è movida folle,i gestori dei locali obbligati a fare selezione della clientela, chi abita in centro non sostiene più l’invivibilità del “salotto”di Torino a causa degli schiamazzi e dei comportamenti criminali.”Le forze dell’ordine DEVONO trovare chi ha compiuto questo gesto folle e criminale, xchè DEVE PAGARE!!Xchè sto gruppo di malviventi,già segnalati xchè MOLTO VIOLENTI,non sono in carcere ma in giro liberamente x la città??Noi VOGLIAMO uscire di casa e non SPERARE di poterci far ritornoADESSO BASTA!!!TOLLERANZA ZERO
Questa cosa non è avvenuta nel nulla, ma nel delirio della movida del venerdì sera di via Matteo Pescatore e dintorni. Certo, chi va lì è generalmente piuttosto in basso nella scala dell'illuminazione umana, ma ci sarà pure qualcuno con un minimo di coscienza che può aiutare; e la coscienza è una delle parti di sé più importanti da alimentare.
Intanto Mauro, ancora in coma farmacologico, sta lottando per tornare alla vita. Troppo presto, però, per capire se sarà uguale a prima di quel tragico venerdì.