NEL TORINESE

La Guardia di Finanza sequestra tre Ferrari d'epoca: potrebbero essere false

Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulla vicenda, così come sui capi d'imputazione che potrebbero variare da "Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi" a "Fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà  industriale"

La Guardia di Finanza sequestra tre Ferrari d'epoca: potrebbero essere false
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Una Ferrari Drogo 250 GT 2+2, una Ferrari 330 GT con carrozzeria replica GTO, una Ferrari Testarossa con carrozzeria tipo "barchetta". A completare il poker, una Lancia Lambda VII serie protagonista della Mille Miglia. Queste le quattro vetture d'epoca (di altissimo livello) sequestrate nella mattinata di venerdì 15 marzo dalla Guardia di Finanza di Chivasso, nell'ambito di un procedimento, aperto presso la Procura della Repubblica di Ivrea, volto ad accertarne l'originalità.

La Guardia di Finanza sequestra tre Ferrari d'epoca: potrebbero essere false

Come riporta Prima Chivasso, le Fiamme Gialle chivassesi al comando del Capitano Dario Gattiglio si sono presentate nella mattinata di oggi, 15 marzo, ai cancelli della ex "Carrozzeria Bertone" di Chivasso, in stradale Torino, nei cui capannoni le vetture erano custodite. Presente il titolare della struttura, che dopo aver collaborato alle operazioni della Guardia di Finanza non ha voluto dichiarare alcuna dichiarazione in merito.

Indagini in corso

Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulla vicenda, così come sui capi d'imputazione che potrebbero variare da "Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi" a "Fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà  industriale" o addirittura "Ricettazioni di beni culturali".

Il dubbio, come detto, è che gli esemplari fossero non del tutto originali (nonostante alcuni avessero anche certificazioni che li rendono adatti a a partecipare alle più importanti gare storiche), ed è noto anche ai non appassionati come la Ferrari sia molto "gelosa" dei propri marchi.

Teoricamente, nell'attesa di leggere le carte, come per casi analoghi avvenuti in passato si potrebbe parlare di veicoli "clonati" partendo da pezzi originali.

Le auto nel mirino

Come detto, sono quattro le auto finite nel mirino degli investigatori. Partendo dalla Ferrari Drogo 250 GT, l'esemplare in questione è  già noto agli appassionati del "cavallino rampante", in quanto avrebbe il telaio ristampato usando targhe e documenti originali del 1961.

Per quanto riguarda la Lancia, invece, l'esemplare sequestrato a Chivasso ha una storia decisamente appassionante: "Acquistata il 22 marzo 1927 da Augusto Battaglini, concessionario Lancia a Firenze - si legge sul sito di una casa d'aste che la propone in vendita  con una stima di 250/270 mila euro - è immatricolata con targa FI 2. Battaglini si iscrive alla Mille Miglia di quello stesso anno, correndo in coppia con il fratello Rinaldo dopo avere avuto l’autorizzazione da Vincenzo Lancia in persona. Gli è attribuito il numero 24 e, dopo una brillante gara, giungono al traguardo 16° assoluti; un ottimo risultato visto che vengono preceduti da dei veri campioni del volante.

Nell’agosto del 1932, la Lambda è venduta al pioniere dell’automobilismo e grande appassionato, il Barone Fianchetti, il quale, con il suo estro artistico disegna e fa realizzare una nuova carrozzeria sportiva ed aerodinamica e ne sostituisce il motore. Continuerà ad utilizzarla per alcuni anni prima di cederla. La Lambda VII serie giunge così ai giorni nostri e fa parte della collezione di un appassionato di Lancia Lambda. Ottiene nel 2011, il passaporto FIVA con attribuzione di classe B/3 ed in precedenza, nel 2007 era stata esposta all’interno del Museo Mille Miglia a Brescia. Perfettamente restaurata alcuni anni or sono, è pronta a correre nuovamente la rievocazione della celebre maratona bresciana".

Il sequestro

Poste sotto sequestro, le auto (con la scorta della Guardia di Finanza) sono state affidate a un'officina della prima cintura torinese.

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