Il cordoglio dell'Associazione nazionale alpini per la morte del sottotenente Filippo Calandri
I tentativi di salvargli la vita, purtroppo, sono stati vani e il ragazzo è deceduto nella notte.
L'Associazione nazionale alpini con un lungo post su Facebook ha voluto esprimere il dolore e la vicinanza alla famiglia per la tragica scomparsa del giovane Filippo Calandri.
I tragici fatti di domenica
Domenica 31 gennaio, il tenente degli alpini, Filippo Calandri, si trovava a quota 2250 metri lungo la strada che dalla frazione di Chialvetta conduce al Colle della Gardetta, nel Comune di Acceglio (Cuneo) quando è stato travolto da una valanga. Sul posto sono intervenuti i tecnici del Soccorso Alpino e l’eliambulanza che lo aveva trasportato in codice rosso all’ospedale S. Croce e Carle di Cuneo. I tentativi di salvargli la vita, purtroppo, sono stati vani e il ragazzo è deceduto nella notte.
Il post dell'Associazione nazionale alpino
In un lungo post, l'Associazione nazionale alpini ha ripercorso la biografia del sottotenente esprimendo condoglianze alla famiglia:
Il sottotenente degli alpini Filippo Calandri, 23 anni, è morto all’ospedale Santa Croce di Cuneo dove era stato ricoverato in gravi condizioni per essere stato travolto da una slavina in Valle Maira, sulle Alpi cuneesi, durante un’escursione con un amico.
Calandri era originario di San Giorgio in Piano (Bologna), si era diplomato a pieni voti al 198° corso all’Accademia militare di Modena e si era trasferito a Torino alla Scuola di applicazione dell’Esercito dove avrebbe ottenuto a breve il grado di tenente e conseguito la laurea in Scienze Strategiche.
L’Associazione e gli alpini esprimono le più sincere condoglianze ai suoi cari: ai genitori, alla sorella Francesca, assessore al Comune di San Giorgio, agli zii tra i quali Pierpaolo Beluzzi, magistrato di Cremona e marito del sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri che nel 2019 aveva accolto calorosamente le penne nere al raduno del 2° Raggruppamento.