Gioele Mondello morto a causa dell'incidente stradale? Una testimonianza fa traballare anche questa ipotesi
Oggi un nuovo sopralluogo nelle campagne di Caronia, alla ricerca di altri elementi che possano contribuire a diradare il mistero.
Effettuata l'autopsia sul corpo del piccolo Gioele; oggi - 27 agosto 2020 - un nuovo sopralluogo nei boschi di Caronia, nel Messinese, per cercare altri resti del figlio di Viviana Parisi, trovato senza vita fra le sterpaglie il 19 agosto da un volontario.
Gioele: ipotesi morte causata dall'incidente
L'autopsia sui resti di Gioele Mondello è durata quattro ore. Ulteriori analisi si spera chiariranno definitivamente la causa della morte del bambino di 4 anni. Intanto però sul cranio di Gioele sono state riscontrate micro tracce di sangue con 'infingimento osseo'. Ciò significa che il minore potrebbe aver avuto un'emorragia cerebrale. Questi nuovi elementi fanno tornare in auge l'ipotesi che Gioele potrebbe avere sbattuto la testa contro una superficie non particolarmente dura", come per esempio l'abitacolo dell'auto sulla quale viaggiava con la madre che ha avuto un incidente sulla A20. In seguito al sinistro Viviana ha preso il figlio in braccio e si è avventurata nei boschi, abbandonando la vettura. Le analisi eseguite sull'Opel Corsa hanno evidenziato sei tracce biologiche che potrebbero essere del bambino e risultare compatibili con le ferite riportate nell'incidente; ma bisogna ancora attendere i risultati della scientifica.
La testimonianza che confuta la pista
Ma anche questa pista non sarebbe così solida alla luce delle dichiarazioni di un testimone, originario del Nord e in Sicilia in vacanza, considerato attendibile dal procuratore di Patti, Angelo Cavallo. Il teste ha raccontato di aver visto Gioele vivo, in braccio alla madre, senza alcuna ferita e con gli occhi aperti dopo l'incidente stradale. Potrebbe esserci un'altra spiegazione che tenga conto di questi elementi: Gioele si è ferito gravemente a seguito dell'impatto ma non è morto sul colpo, forse ha agonizzato ed è spirato poco dopo, durante la fuga fra i boschi con la madre?
Sulla vicenda è nuovamente intervenuto anche Claudio Mondello, cugino e avvocato del padre del piccolo.
"La presunzione di innocenza esiste anche per i morti, non solo per i vivi. E nessuno tanto meno può dire, come ieri è circolato, che Gioele possa essere morto nella macchina a causa dell'incidente dopo il quale Viviana scappa".
Il mistero sul corpo trascinato
Durante il sopralluogo odierno nei boschi di Caronia, nelle zone in cui sono stati rinvenuti i cadaveri di madre e figlio, si spera di raccogliere nuovi indizi che possano rispondere anche a un'altra domanda: il cadavere di Gioele era inizialmente vicino a quello della madre e successivamente è stato trascinato via dagli animali selvatici? I resti del piccolo sono infatti compromessi e non integri anche a causa della presenza di morsi di animali.
Il team di esperti sul caso
Per l’esame autoptico e gli accertamenti genetici e morfologici, il procuratore Cavallo ha selezionato un “dream team” di esperti:
- la prof.ssa Daniela Sapienza, professore associato di Medicina Legale presso l’università di Messina, medico legale; Elvira Ventura Spagnolo, medico legale;
- il prof. Stefano Vanin, professore associato di zoologia presso l’università di Genova, entomologo;
- Rosario Fico, responsabile del Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria, in servizio presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana “Aleandri”, zoologo, esperto in materia di segni e tracce animali impresse sui corpi;
- la dott.ssa Rita Lorenzini, in servizio presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana “Aleandri” – Laboratorio di Diagnostica Molecolare Forense, zoologa e genetista esperta in materia di fauna selvatica e non;
- la prof.ssa Roberta Somma, presso l’università di Messina, geologa forense, esperta nell’analisi di terreni e resti umani in essi conservati”.
Tutti gli esperti della Procura per risolvere il giallo: oggi l'autopsia su Gioele