VALLE DI SUSA

G7 Venaria, attacco al cantiere di San Didero: No Tav lanciano pietre e bombe carta

Il tutto è durato oltre un'ora: annunciata una nuova iniziativa per oggi alle 14 a Venaria

G7 Venaria, attacco al cantiere di San Didero: No Tav lanciano pietre e bombe carta
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Durante un campeggio organizzato come parte della mobilitazione contro il G7 a Venaria, un gruppo di attivisti No Tav ha attaccato il cantiere della Torino-Lione a San Didero lanciando pietre, bombe carta e fuochi d'artificio contro le forze dell'ordine.

Attacco al cantiere di San Didero

Nell'ambito della mobilitazione contro il G7 a Venaria, un centinaio di attivisti No Tav si sono riuniti in Valle di Susa per un campeggio. Durante l'evento, hanno preso di mira il cantiere della Torino-Lione a San Didero, lanciando una serie di attacchi violenti contro le forze dell'ordine presenti a difesa del sito.

Pietre, bombe carta e fuochi d'artificio

Gli attivisti hanno utilizzato pietre, bombe carta e fuochi d'artificio per attaccare le forze dell'ordine e il cantiere. In risposta, la polizia ha reagito con un fitto lancio di lacrimogeni e idranti per cercare di disperdere la folla e ripristinare l'ordine.

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Nuovo appuntamento

L'attacco è durato oltre un'ora. Annunciata una nuova iniziativa per oggi, domenica 28 aprile 2024, alle 14 a Venaria per la manifestazione popolare contro il G7!

"I No Tav, dopo la passeggiata alla Piana di Susa di questo pomeriggio, si sono dati appuntamento al piazzale di San Didero. Cori e battiture riecheggiano nella notte valsusina, contro la devastazione dell'alta velocità".

"Anche questa sera molti No Tav si sono avvicinati alle reti del cantiere di San Didero riuscendo a raggiungerle da più punti. Nonostante la reazione aggressiva delle forze dell'ordine, che hanno lanciato una quantità spropositata di lacrimogeni, l'autostrada è stata bloccata e, apprendiamo dai giornali, anche alcuni mezzi di SITAF sono stati colpiti riuscendo a dare così un segnale forte contro la mafia della devastazione dei territori e le ditte responsabili di quest'ultima".

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