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Era inevitabile finisse così: hanno impedito la riqualificazione del corso (i lavori non prevedevano solo la sostituzione degli aceri ormai moribondi con dei TIGLI non peri cinesi come erroneamente afferma l'articolo) , hanno ostacolato il cantiere pagato con i soldi pubblici, occupato illegalmente la parte antistante al loro presidio (ricordiamoci che per piantare vegetazione sul suolo pubblico bisogna chiedere opportuna autorizzazione specificando la specie che verrà piantumata); i residenti ne hanno le tasche piene, cosa si aspettavano una targa commemorativa??? In tutto questo la vera colpa è da attribuire alla giunta comunale che ha tollerato fin troppo l'agire degli attivisti (ricordiamo che la polizia è intervenuta tempestivamente sulle "aiuole" istituite in corso principe Eugenio dai ragazzi del centro sociale, senza dimostrare tutta questa tolleranza) ed ora i residenti hanno deciso di riprendersi il posto da soli: che le forze dell'ordine intervengano al più presto e che il comune neghi al comitato l'occupazione del suolo pubblico, Corso Belgio non è il far West.