TORINO

Danneggiata l'aiuola del comitato "Salviamo gli alberi di corso Belgio"

C'è chi ora chiede più presenza nel presidio iniziato alcuni mesi fa per i evitare i danneggiamenti

Danneggiata l'aiuola del comitato "Salviamo gli alberi di corso Belgio"
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Nella notte appena passata, ignoti hanno rovinato l'aiuola creata con tanto impegno e amore per la "natura in città" dal comitato "Salviamo gli alberi di corso Belgio - Salviamo gli alberi di Torino".

L'amarezza

Tra i componenti del comitato ma anche da parte di tanti cittadini del quartiere c'è tantissima amarezza per quanto accaduto.

"L'inciviltà regna sovrana. Sono senza parole. Noi teniamo duro, avanti con la nostra battaglia per gli alberi" il commento di una cittadina

C'è chi ora chiede più presenza nel presidio iniziato alcuni mesi fa e che ancora va avanti in attesa di sapere l'ultima parola sul futuro degli oltre 150 aceri negundi che rischiano di essere abbattuti a colpi di motoseghe, per un progetto di riqualificazione che prevede banchine più larghe per alberi più piccoli come i peri cinesi, che hanno una ridotta chioma rispetto alle piante esistenti.

 

Commenti
Mario

Era inevitabile finisse così: hanno impedito la riqualificazione del corso (i lavori non prevedevano solo la sostituzione degli aceri ormai moribondi con dei TIGLI non peri cinesi come erroneamente afferma l'articolo) , hanno ostacolato il cantiere pagato con i soldi pubblici, occupato illegalmente la parte antistante al loro presidio (ricordiamoci che per piantare vegetazione sul suolo pubblico bisogna chiedere opportuna autorizzazione specificando la specie che verrà piantumata); i residenti ne hanno le tasche piene, cosa si aspettavano una targa commemorativa??? In tutto questo la vera colpa è da attribuire alla giunta comunale che ha tollerato fin troppo l'agire degli attivisti (ricordiamo che la polizia è intervenuta tempestivamente sulle "aiuole" istituite in corso principe Eugenio dai ragazzi del centro sociale, senza dimostrare tutta questa tolleranza) ed ora i residenti hanno deciso di riprendersi il posto da soli: che le forze dell'ordine intervengano al più presto e che il comune neghi al comitato l'occupazione del suolo pubblico, Corso Belgio non è il far West.

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