Crollo della gru in via Genova: richiesti cinque rinvii a giudizio
La tragedia costò la vita a tre operai: Roberto Peretto, 52 anni, Marco Pozzetti, 54 e Filippo Falotico, 23
Cinque rinvii a giudizio sono stati chiesti dalla procura di Torino per il crollo nella gru che il 19 dicembre 2021, in via Genova, costò la vita a tre operai: Roberto Peretto, 52 anni di Cassano d’Adda (Città metropolitana di Milano), Marco Pozzetti, 54 di Carugate (Città metropolitana di Milano) e Filippo Falotico, 23 di Coazze, nella Città metropolitana di Torino, all'imbocco della Val Susa. Due i passanti feriti.
L'udienza preliminare è in programma a settembre. L'accusa è di omicidio colposo.
I fatti
Una tragedia che poteva sicuramente avere conseguenze peggiori. In quel momento infatti, nel vicino ufficio postale non vi era nessuno in coda come deserta era anche la fermata del bus poco distante.
Lacune e omissioni
La ricostruzione degli acquirenti parla di lacune e omissioni in materia di sicurezza. Secondo la procura la tragedia si sarebbe potuta evitare se fossero state adottate specifiche misure tecniche.
I primi rilievi avevano evidenziato un cedimento nell’asfalto in corrispondenza di uno dei piedi di appoggio dell’autogru. Successivamente spuntò un nuovo dettaglio: la gru di via Genova era stata revisionata il giorno prima dell’incidente. Un intervento di manutenzione per un presunto problema all’impianto di sollevamento. Le operazioni furono effettuate direttamente nell’area del cantiere perché il mezzo si trovava già in posizione di lavoro.
Infine, una perizia effettuata da personale specializzato, voluta dal pubblico ministero Giorgio Nicola e dal procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo, coordinatori delle indagini, evidenziò come l’autogru fornita dalla ditta "Calabrese" fosse più bassa rispetto all’altezza prevista dal manuale tecnico. Secondo i tecnici, questa carenza, si sarebbe potuta superare con alcuni accorgimenti che però non furono effettuati.