TORINO SUD

Coppia di Nichelino vuole sposarsi a Stupinigi, ma il giorno del matrimonio trova la sala chiusa

Il fatto è accaduto il 6 luglio 2024

Coppia di Nichelino vuole sposarsi a Stupinigi, ma il giorno del matrimonio trova la sala chiusa
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Roberto e Eleonora, due nichelinesi doc, dopo 8 anni da fidanzati volevano sposarsi alla cascina dell'Ordine Mauriziano nella frazione di Stupinigi ma, per un segno del destino, il giorno delle nozze (il 6 luglio 2024) hanno trovato il cancello chiuso.

La denuncia della coppia al nostro giornale:

"Poniamo all'attenzione della nostra comunità l'incresciosa vicenda che ci vede, ahimè, come protagonisti. Siamo Roberto e Eleonora e dopo 8 anni insieme decidiamo di suggellare il nostro amore con il matrimonio civile. Essendo residenti a Nichelino decidiamo di rivolgerci al Comune per celebrare la suddetta unione e, dopo averci presentato le alternative a disposizione, scegliamo entusiasticamente di celebrare la nostra unione alla cascina dell'Ordine Mauriziano presso Stupinigi (Viale Torino, 4). Avviamo quindi le procedure suggerite già il 29 Dicembre 2023.

Prontamente, contattiamo l'associazione "Stupinigi è" che si occupa della messa a disposizione della cascina Ordine Mauriziano. In questa occasione prendiamo contatto con il responsabile, che si palesa come la responsabile di questi eventi per conto dell'associazione.

Il carteggio va avanti da gennaio a marzo 2024 e nelle ultime email ci viene confermata la prenotazione della location e della data da noi scelta: il 6 Luglio 2024. Nell'ultima email ci viene gentilmente posto invito a partecipare ad una celebrazione tenutasi nella medesima location in Aprile per valutare l'Associazione "all'opera" e eventualmente definire disposizione di tavoli, sedie e arco.

Accettiamo quindi l'invito e ci rechiamo alla cascina in Aprile: l'associazione non era presente, ma erano comunque presenti due collaboratrici dell'Associazione e la proprietaria del fioraio: quest'ultima ci mette al corrente della possibilità di decorare con alcuni fiori la location, ovviamente facendoci presente che questo è un plus e che non sussisteva alcun obbligo. L'affermazione sembrerebbe scontata, ma dato l'esito della vicenda riteniamo che questa puntualizzazione sia un punto cardine. Prima di andarcene confermiamo a voce che il nostro è un matrimonio semplice, senza troppi fronzoli e che non saremmo stati interessati ad addobbi aggiuntivi. Avremmo comunque contattato con piacere la fiorista, che ci ha lasciato suo biglietto da visita, nel caso avessimo cambiato idea.

Da questo momento in poi le comunicazioni tra noi e l'Associazione si interrompono, dato che dopo la suddetta conferma tramite email e la visita in loco non ci risultavano altre motivazioni per la quale dovevamo noi contattare l'Associazione; ad ogni modo nemmeno l'Associazione stessa si è palesata dopo questo ultimo incontro, nè via email nè tramite contatto telefonico. Rimaniamo comunque in contatto con il Comune di Nichelino che ci conferma ulteriormente la data da noi scelta e ci invia bollettino di 500€ da pagare per usufruire del servizio.

Il Comune riceve da noi il pagamento nella stessa settimana e ci conferma che sarebbe arrivata il 6 luglio alle ore 12.30 un rappresentate dell'attuale amministrazione comunale e un a loro collaboratrice, come da prassi. Arriviamo alla fatidica data del 6 Luglio, colmi di emozione e con qualche invitato al nostro seguito (circa 20 persone). Nonostante fosse una cerimonia laica e ristretta, eravamo molto emozionati e per assicurarci che tutto fosse in ordine ci siamo recati alla location con 40 minuti di anticipo.

Notiamo subito il portone della cascina chiuso e due signore indaffarate con il telefono con fare piuttosto concitato, ma in quel momento non ci siamo preoccupati. Scopriremo successivamente che le due figure erano proprio la Vice Sindaco di Nichelino e una funzionaria del Comune che stavano provando a contattare l'Associazione senza successo.

Dopo un'attesa durata fino alle 13.00 tutti i presenti, noi compresi, ci siamo arresi all'impossibilità di accedere alla Location per celebrare il nostro matrimonio.

Gentilmente la vice Sindaco e la funzionaria del Comune di Nichelino ci propongono di celebrare ugualmente il matrimonio nella sala consiliare del Comune. L'imbarazzo è palese e la celebrazione va avanti con momenti colmi di incredulità da parte di tutti, vice Sindaco e funzionaria comprese. Ma il momento che suggella l'imbarazzante epilogo di questa vicenda arriva quando la vice Sindaco riesce a mettersi finalmente in contatto con l'associazione la cui risposta ha dell'incredibile. Infatti, a detta sua, la colpa per la mancata presenza delle persone adibite a darci accesso alla cascina era proprio la nostra!

Si, perché dopo Aprile 2024 non avevamo più contattato l'associazione per far sapere nostra scelta riguardo ai fiori e a eventuali addobbi. Ebbene sì, la negligenza di uno o più responsabili dell'Associazione viene ribaltata su chi ha subito un danno. Questo ci ha rammaricato davvero molto e ha trasformato un momento di assoluta felicità in sconforto. Chi aveva ritenuto che il nostro matrimonio debba essere annullato senza alcuna comunicazione solo perché non avevamo scelto addobbi o fiori aggiuntivi?  In seguito abbiamo ricevuto le scuse ufficiali da parte dell'Associazione per quanto accaduto e la rassicurazione da parte del Comune di Nichelino (almeno a parole, perché per il momento non abbiamo visto un euro...) che verremo rimborsati dell'intera cifra sostenuta. E ci mancherebbe...

Abbiamo atteso qualche settimana prima di scrivere alle testate giornalistiche della nostra comunità proprio perché ci aspettavamo una presa di posizione dai responsabili di questa irrimediabile negligenza. Invece ci hanno risposto con il silenzio e a noi resta l'amarezza di non aver avuto la cerimonia che sognavamo e per la quale ci siamo mossi in largo anticipo.

Sottolineiamo come la parte più aberrante di questa storia, magari in comune con tante altre storie, sia proprio l'assenza di una presa di responsabilità da parte delle Istituzioni (siano esse Comuni o Associazioni) proprio in corrispondenza di un momento in cui la Reggia di Stupinigi viene (fortunatamente e auspicabilmente!) molto pubblicizzata sui social media e sui giornali proprio per ospitare eventi matrimoniali.

Questo apporta valore alla nostra testimonianza: la Reggia di Stupinigi è valore inestimabile del territorio in cui viviamo e in primis sosteniamo qualsiasi Associazione lavori per i beni artistici del nostro Paese. Ma chi ha a che fare con questa realtà deve conoscerne anche i rischi e gli episodi di negligenza. La colpa è sempre di qualcun'altro (non sa si mai bene di chi) ma i danni li subisce sempre il cittadino".

Carmen Bonino, vicesindaca di Nichelino:

"Sono molto dispiaciuta che la coppia non si sia sposata nella bellissima Stupinigi. In passato non è mai accaduto un caso simile.

In giornata o nei prossimi giorni proverò a parlare nuovamente con la sposa per scusarmi ancora una volta per l'episodio ma, va detto, che alle volte si possono verificare situazioni spiacevoli.

Quel giorno ho cercato di tamponare in tutti i modi possibili la situazione insieme alla funzionaria comunale.

Dopo aver visto i cancelli chiusi e aver parlato con l'associazione via telefono che mi ha detto che per allestire la sala ci sarebbero voluti altri 35-40 minuti di attesa, ho subito detto alla coppia che li avrei sposati nel nostro Comune in piazza Camandona.

Chiedendo ancora scusa, ci tengo a sottolineare che a settembre ci incontreremo come Comune con l'associazione per capire come migliorare tutto l'iter da svolgere per evitare che queste situazioni si verifichino nuovamente nel prossimo futuro.

Ovviamente, i soldi che la coppia ha versato (500 euro) verranno restituiti a breve. Sarà comunque mia cura fare più attenzione per i prossimi matrimoni".

Ernesto Bertola, responsabile associazione "Stupinigi E'":

"Inizio il mio commento dicendo che siamo molto dispiaciuti per l'accaduto e abbiamo già mandato le lettere di scuse sia al Comune che alla coppia.

Sinceramente ci aspettavamo una semplice chiamata di ulteriore conferma del matrimonio, circa 15 giorni prima, da parte della coppia che però non è mai arrivata.

Di solito, lo voglio precisare, sono gli sposi che si organizzano per preparare tutta la sala che prenotano per la cerimonia. Noi come associazione non facciamo nulla se non aprire la stanza per permettere agli invitati, fotografi e chi si deve sposare di poter entrare.

Purtroppo nella vita questi episodi incresciosi possono accadere e assicuro già che non accadranno più in futuro".

 

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