Corso Racconigi

Aggredito a calci e pugni, picchia la testa: 27enne in fin di vita

Tre conoscenti avevano bevuto insieme tutta sera, poi i fumi dell'alcool hanno causato il violento pestaggio. Arrestati i due energumeni.

Aggredito a calci e pugni, picchia la testa: 27enne in fin di vita
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Violentissimo pestaggio a pugni e calci in testa, aggredito 27enne ricoverato in fin di vita all'ospedale: due in manette per tentato omicidio.

In Corso Racconigi

L'increscioso episodio è avvenuto all'esterno di un locale notturno vicino a Corso Racconigi dopo che tre conoscenti avevano trascorso la serata bevendo e ubriacandosi. Proprio l'abuso di alcool sarebbe alla base di questa violenta aggressione che poteva costare la vita al giovane ricoverato grave in ospedale. Il movente? Per gli agenti della Squadra Mobile coordinati dal dirigente Luca Izzo, si tratta dei più classici "futili motivi". Che vuol dire una battuta capita male, piuttosto che una risposta troppo diretta o magari una parolaccia fraintesa... Roba da ubriachi insomma, quando i fumi dell'alcool ottenebrano la mente e fanno muovere le mani.

Tutto accade nella tarda serata in Corso Racconigi: un testimone oculare chiama il 112 Nue per lanciare l'allarme e sul posto arriva la Polizia. I picchiatori se n'erano già andati e a terra c'era riverso il 27enne E.C. esanime. Subito sono partite le ricerche ma per individuare i due serviranno ore. Alla fine la Questura di Torino ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto (in esecuzione al decreto emesso dai pubblici ministeri Virginia Tedeschi e Paolo Scafi) il 31enne V.G. e il 18enne E.T., entrambi torinesi, con la pesante accusa di tentato omicidio. Il malcapitato è stato pestato a calci e pugni senza pietà: ad un certo punto dell'aggressione, un violento calcio gli ha fatto perdere l'equilibrio ed ha pestato forte la testa sull'asfalto, perdendo i sensi. Forse spaventati dal sangue che colava, i due sono scappati a rotta di collo. Uno degli arrestati (V.G.) ha piccoli precedenti per droga.

Moribondo in ospedale

Il moribondo era stato in un primo momento trasportato all’Ospedale Martini ma poche ore dopo, a seguito dell’aggravarsi della sua situazione clinica, era stato trasferito presso l’ospedale “San Giovanni Bosco” in prognosi riservata. Le sue condizioni erano davvero gravi e c'è mancato un pelo che morisse... E' stata quindi avviata una serrata attività investigativa nel corso della quale il pool di Izzo riusciva a ricostruire l’evento individuando i responsabili del pestaggio.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti la vittima e i due fermati, dopo aver trascorso la serata bevendo si erano spostati verso Corso Racconigi, dove iniziavano un’accesa discussione culminata con la brutale aggressione. Attraverso l’acquisizione delle immagini registrate dai sistemi di video sorveglianza e dalle dichiarazione di un testimone, che aveva assistito all’aggressione e aveva allertato i soccorsi, sono stati individuati i due energumeni.

A casa loro venivano eseguite delle perquisizioni accurate, all’esito delle quali venivano sequestrati i vestiti utilizzati la sera prima, così come perfettamente descritti dal testimone. I due, rei confessi davanti al Gip, sono stati quindi arrestati per il reato di tentato omicidio. Il più giovane ha ottenuto gli arresti domiciliari, mentre il suo compare è finito diretto in carcere.

Ovviamente si spera in un rapido miglioramento delle condizioni per il 27enne aggredito a calci e pugni che ha battuta la testa ed è ricoverato all'ospedale.

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