Trasporti, ancora disagi sulle linee Gtt 39, 35 e 14 a Nichelino
Da tempo i cittadini chiedono più corse in tutte le ore della giornata, ma in particolar modo nelle ore di punta (apertura e chiusura della scuole/uffici)
Corse che saltano, frequenze basse, bus strapieni. Dunque, continuano i disagi sulle linee Gtt 39, 35 e 14 che servono la cintura sud in particolare il comune di Nichelino che conta quasi 50 mila abitanti.
Servono più corse
Da tempo i cittadini chiedono più corse in tutte le ore della giornata, ma in particolar modo nelle ore di punta (apertura e chiusura della scuole/uffici).
Sara (cittadina di Nichelino) fa sapere al nostro giornale:
"Io prendo tutti i giorni il 39 per recarmi sul mio posto di lavoro e molto spesso fa ritardo. Questa linea molto utilizzata dovrebbe avere maggiori corse visto che collega ad una delle piazze dove sono presenti diversi capolinea".
L'assessore ai Trasporti di Nichelino, Francesco di Lorenzo, fa sapere a Prima Torino:
"Da mesi stiamo ci stiamo occupando della difficile situazione che vivono tutti cittadini che usano il trasporto pubblico locale. A novembre sia io che il sindaco abbiamo incontrato Gtt in cui abbiamo spiegato le varie problematiche sulle linee che servono la città.
La nostra richiesta è stata netta: una corsa in più tra le 7 e le 8 di mattina e poi tra le 17:30 e le 18:30 sulla linea 14. E' poca cosa, certo, ma è sempre un qualcosa in più che può limitare i disagi. Ci tengo a sottolineare che a fine marzo dovevano arrivare i mezzi elettrici autosnodati, ma per alcuni problemi legati alle aziende produttrici è stato tutto rinviato a giugno".
Troppo smog
L'aria del Torinese continua ad essere tra le più inquinate d'Italia e dell'Europa per via dell'orografia del territorio ma anche per la presenza di industrie, strade molto trafficate ed edifici vetusti che immettono in atmosfera inquinati di vario genere.
In tutti i comuni della cintura (Nichelino compresa) continuano ad essere troppe le auto in circolazione, segno che ancora il trasporto pubblico locale non è abbastanza competitivo, conveniente rispetto, appunto, ai veicoli privati come avviene in altre città italiane ed europee.